Circa 1300 malati di Covid-19 in casa nel Pavese: medici a domicilio scendono in campo
Si chiamano Unità speciali di continuità assistenziale, ovvero Usca, istituite da Ats Pavia.
Il loro nome è Unità speciali di continuità assistenziale, ovvero Usca, e sono state istituite da Ats Pavia per curare i circa 1300 malati pavesi di Covid-19 in casa.
Le Usca
Si chiamano Unità speciali di continuità assistenziale, ovvero Usca, istituite da Ats Pavia. Da quattro diventeranno 7. Sono medici il cui compito è quello di garantire cure e controllo sui pazienti contagiati a domicilio. Gli operatori Usca lavorano, dalle 8 alle 20, su richiesta e indicazione del medico di famiglia dei pazienti.
Positivi a domicilio nel Pavese
Sono pazienti lievi, con sintomi che non necessitano assistenza ospedaliera: nel Pavese se ne registrano al momento circa 1.300. Si trovano a casa loro, in quarantena. L’obiettivo è seguirli e assisterli, se necessario, appunto, anche con l’intervento di un medico che li vada a trovare e li monitorizzi. Questo è il compito delle Usca. Le quattro Unità speciali adesso sono operative nei territori Chignolo Po, Belgioioso e Comuni vicini, Garlasco e Mortara città, Vigevano e vicinanze, Stradella e Comuni situati nel circondario.
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