Chiusura di Linate, i consigli ai passeggeri: cosa fare in caso di ritardi o cancellazioni
Tutte le compagnie aeree (low cost comprese) devono corrispondere un rimborso a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto acquistato.
L’aeroporto di Linate rimarrà chiuso da domani 27 luglio al 27 ottobre per lavori infrastrutturali che ne miglioreranno qualità, design e sicurezza. AirHelp, la più importante società di supporto ai passeggeri a seguito di ritardi o cancellazioni, ha condotto uno studio per capire come e quanto la chiusura del miglior aeroporto lombardo del 2018 influenzerà il traffico aereo di quest’estate: si prevede un incremento di affluenza di circa il 36% sugli aeroporti di Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio.
Le performance dell’anno scorso
Da luglio a ottobre del 2018 l’aeroporto di Linate ha servito, tra partenze e arrivi, più di 24.000 voli con una percentuale di voli on-time dell’83%, la più alta tra gli aeroporti lombardi. Quest’anno i voli previsti su Linate dovranno essere redistribuiti tra i due aeroporti di Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio che l’anno scorso hanno dovuto gestire rispettivamente 48.000 e 20.000 voli tra luglio e ottobre. Durante la scorsa stagione estiva, più di 1,4 milioni di passeggeri sono rimasti bloccati all’aeroporto di Milano Malpensa con il 30% di voli in ritardo o cancellati. L’aeroporto di Bergamo Orio al Serio ha garantito performance migliori: seppure con una percentuale di voli on time del 73%, oltre 530mila passeggeri sono rimasti coinvolti in disagi relativi al proprio volo.
“Al di là della chiusura dell’aeroporto di Linate che, sicuramente, causerà un ulteriore incremento di disagi per i passeggeri che partono dagli altri aeroporti lombardi, AirHelp ha previsto disagi per più 7,8 milioni di viaggiatori che partiranno dall’Italia durante la prossima stagione estiva”, afferma Roberta Fichera, portavoce di AirHelp Italia. “Siamo certi che Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio stiano già applicando tutte le misure necessarie per prevenire disagi ai passeggeri, ma inevitabilmente ce ne saranno moltissimi: ecco perché vogliamo ricordare ai viaggiatori che, per ritardi e cancellazioni, hanno diritto a un risarcimento fino a 600 euro a persona.
Chiusura di Linate, i consigli ai passeggeri
Ecco quindi alcuni consigli ai passeggeri su come comportarsi in caso di ritardo o cancellazione del proprio volo.
1.Conservare la carta d’imbarco e qualsiasi altro documento di viaggio – Se non si è in possesso della carta d’imbarco, si può utilizzare qualsiasi documento di volo con un numero di riferimento della prenotazione. Questo numero viene solitamente assegnato dalla compagnia aerea durante la prenotazione, è un codice di sei cifre e può includere lettere e numeri.
2.Chiedere le ragioni del ritardo – Appena la compagnia aerea annuncia il ritardo, chiedere subito la ragione e cercare di prendere quante più informazioni possibili. Più è specifica la ragione, meglio è. Se riferiscono che la causa riguarda “circostanze operative” o “carenze di sicurezza del volo”, sarà necessario chiedere maggiori dettagli; sono informazioni molto importanti per le procedure di rimborso.
3.Prendere nota dell’orario effettivo di arrivo a destinazione finale – Quando l’aereo è effettivamente atterrato al gate e la porta si apre, si consiglia di prendere nota dell’effettivo orario d’arrivo. Se il ritardo supera le tre ore, si può avere diritto a un risarcimento.
4.Chiedere alla compagnia aerea di coprire i vostri pasti e bevande – Se si è costretti ad aspettare a lungo in aeroporto, a seconda del ritardo e della lunghezza del volo, la compagnia aerea è obbligata a fornire cibo e bevande gratuite a tutti i passeggeri. Non è solo buona educazione, è un diritto di tutti i passeggeri.
5.Non firmare nulla e non accettare alcuna offerta che possa rinunciare ai tuoi diritti – Le compagnie aeree potrebbero offrire buoni o altri omaggi e, sebbene possano sembrare allettanti, questi potrebbero far perdere il diritto a un ulteriore risarcimento.
I diritti dei passeggeri
Per voli in ritardo, cancellati o imbarchi negati, tutte le compagnie aeree (low cost comprese) devono corrispondere da 250 fino a 600 euro di rimborso a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto acquistato. Si tratta di un diritto dei passeggeri il più delle volte a loro sconosciuto (o omesso dalle compagnie aeree), tant’è che meno del 2% degli aventi diritto ha richiesto e ottenuto il risarcimento.
Il diritto al risarcimento finanziario deve essere richiesto entro tre anni dalla data di ritardo del volo. Circostanze straordinarie come condizioni meteo avverse o emergenze mediche esentano la compagnia aerea dall’obbligo di risarcire i passeggeri aerei.
Per maggiori informazioni, si può visitare il sito: airhelp.com. I passeggeri coinvolti in disagi aerei a seguito di ritardi o cancellazioni possono verificare la loro idoneità al risarcimento gratuitamente direttamente in aeroporto e presentare un reclamo in pochi minuti.
È possibile verificare l’idoneità al rimborso direttamente in aeroporto: AirHelp sarà pronto a far valere i diritti di tutti i passeggeri e, dove e quando necessario, intraprendere vie legali.
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