Caldo, allarme siccità in Lombardia: al Ponte della Becca fiume Po sceso a -2,7 metri
Nei campi partite le irrigazioni di soccorso. Coltivazioni messe a rischio dalla scarsità di precipitazioni degli ultimi mesi.
Caldo, allarme siccità in Lombardia: al Ponte della Becca il fiume Po segna -2,7 metri. Coltivazioni messe a rischio dalle scarse precipitazioni degli ultimi mesi.
Caldo, allarme siccità in Lombardia: fiume Po sceso a -2,7 metri al Ponte della Becca
È allerta siccità nelle campagne lombarde, dove in diverse zone sono già partite le irrigazioni di soccorso per alcune coltivazioni, messe a rischio dalla scarsità di precipitazioni degli ultimi mesi. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia in base a un monitoraggio sul territorio, nel sottolineare che il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca a Pavia è sceso a -2,7 metri, basso come a metà agosto, mentre nei grandi laghi si registrano percentuali di riempimento che vanno dal 24% di quello di Como al 27% dell’Iseo fino al 54% del Maggiore.
Spiagge a vista
Fiume Po basso e spiagge a vista dunque, e l’assenza di precipitazioni che sta costringendo gli agricoltori a ricorrere alle irrigazioni per meloni, angurie, ma anche per i pomodori già durante la fase di trapianto. In alcune zone il mais sta già richiedendo un apporto d’acqua straordinario, così come i prati stabili, l’orzo e il frumento tenero e duro.
Medicai in sofferenza e crepe nel terreno come si vedono a luglio nei terreni più argillosi. Siccità anche in altre province della Lombardia, da Cremona a Brescia, fino alla Bergamasca.
“È evidente che i cambiamenti climatici in atto si stanno verificando con sempre maggiore intensità e con oscillazioni imprevedibili dall’eccessiva piovosità, come abbiamo registrato lo scorso novembre, alle gelate di fine marzo e inizi aprile, fino al periodo di siccità prolungata con temperature più alte della media da gennaio a oggi – dichiara il presidente di Coldiretti Mantova, Paolo Carra -. Questo impone una forte attenzione alla gestione delle risorse idriche, che prevedono interventi su reticoli idrici dei consorzi di bonifica, in modo da garantire sia la sicurezza idraulica del territorio che la presenza di acqua quando necessario”.
Clima e meteo impazziti
Clima e meteo impazziti, inoltre, sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa. La siccità – conclude Coldiretti – è diventata l’evento avverso più rilevante per l’agricoltura con i fenomeni estremi che hanno provocato in Italia danni alla produzione agricola nazionale, alle strutture e alle infrastrutture per un totale pari a più di 14 miliardi di euro nel corso di un decennio.
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