Broni: giro di vite contro i botti di Capodanno

Il sindaco Riviezzi: “Ai cittadini chiedo senso civico, bisogna rispettare persone e animali”.

Broni: giro di vite contro i botti di Capodanno
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Giro di vite contro i botti di Capodanno a Broni, in sindaco Riviezzi: "Chiedo di rispettare persone e animali".

Broni: giro di vite contro i botti di Capodanno

“Faccio appello al senso civico di tutti i cittadini. Giusto celebrare l’anno nuovo, ma è possibile fare festa anche senza arrecare disturbo a persone e animali”.

È un invito al buonsenso quello che il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi, rivolge alla popolazione in vista della notte di San Silvestro.

Nello specifico, il primo cittadino auspica il rispetto dell’ordinanza emessa poco prima di Natale, con la quale si vieta, nelle aree pubbliche o aperte al pubblico, l’utilizzo di petardi e simili artifici esplodenti nel periodo dal 24 dicembre al primo gennaio 2020. Il provvedimento è stato a suo tempo inviato non solo alle Forze dell’Ordine, che saranno demandante a controllarne l’applicazione, ma anche al Prefetto e al Questore di Pavia. La violazione comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 50 e 500 euro.

“Quando si parla di botti – spiega il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi – vanno fatte alcune considerazioni importanti. In primo luogo il loro utilizzo è da sempre oggetto di lamentele da parte dei residenti e rappresentano, in alcuni casi, gravi condizionamenti per la qualità della vita. Inoltre le serie conseguenze negative che i petardi posso determinare anche a carico degli animali domestici e non solo, oltre ad ingenerare in loro una evidente reazione allo spavento li porta frequentemente a perdere l’orientamento esponendoli, così, anche al rischio di smarrimento”.

Il primo cittadino bronese fa quindi un accorato appello in vista dell’ultima notte dell’anno. “Confido nel senso civico della popolazione – conclude - perché spero che il divertimento a capodanno possa essere rispettoso. Per questo invito i nostri cittadini a divertirsi con tante altre formule che non creino disturbo alla quiete della nostra cittadina. E’ giusto festeggiare e brindare, ma senza andare ad inficiare sulla vita comune”.

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