Covid-19

Broni: aiuti alle imprese per 33mila euro e luminarie pagate dal Comune

Stanziati fondi per le attività più colpite. Molte le adesioni alla lettera del sindaco Riviezzi indirizzata al premier Conte per chiedere più sostegno all’Oltrepò Pavese.

Broni: aiuti alle imprese per 33mila euro e luminarie pagate dal Comune
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Il Comune di Broni stanzia fondi per le imprese più colpite dalle chiusure. Molte anche le adesioni alla lettera del sindaco Riviezzi indirizzata al premier Conte per chiedere più sostegno all’Oltrepò Pavese.

Broni: aiuti alle imprese e luminarie pagate dal Comune

Dal Comune nuovi aiuti alle aziende più colpite dall’allarme Covid. La giunta municipale ha approvato in via d’urgenza una variazione al Bilancio di previsione, finalizzata proprio all’erogazione di risorse a bar, ristoranti, imprese dei settori sportivo e culturale: fondi per circa 33mila euro che saranno messi a disposizione di 61 attività cittadine, con un contributo dell’importo di 500 euro per ciascuna delle realtà economiche individuate. Operazione, quella predisposta dall’ente locale, che sarà finanziata con i contributi statali destinati ai Comuni maggiormente provati dall’emergenza sanitaria.

Le luminarie

Inoltre l’amministrazione comunale ha deciso di farsi carico per intero dei costi delle luminarie natalizie, sollevando gli esercenti dagli oneri dell’iniziativa. «Rinnoviamo il sostegno allo spaccato commerciale della città – afferma il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi – e in particolare a quelle attività che, in questo difficile momento, stanno pagando il prezzo più alto. Come per i fondi assegnati lo scorso giugno, pari a circa 50mila euro, lo spirito di questo provvedimento è quello di esprimere una vicinanza concreta alle imprese. Dallo stesso proposito nasce anche la scelta di coprire la spesa per le luminarie natalizie, che quest’anno sarà sostenuta dal Comune. Da parte nostra ci sarà sempre il massimo impegno a favore delle aziende locali, realtà insostituibili negli equilibri sociali della nostra comunità».

La lettera indirizzata a Conte

Intanto sono molti i sindaci dell’Oltrepò che hanno aderito all’appello lanciato nei giorni scorsi dal primo cittadino di Broni, promotore di una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella quale si esprime grande preoccupazione per la tenuta economico-sociale del territorio, già funestato da molte problematiche pregresse all’emergenza sanitaria. L’invito di Riviezzi è stato raccolto dai sindaci  Alessandro Belforti (Arena Po), Giorgio Fasani (Bressana Bottarone), Pierangela Compagnoni (Redavalle), Flavio Vercesi (Bosnasco), Cesarino Vercesi (San Damiano al Colle), Luigino Polin (Verretto), Stefano Riccardi (Santa Maria della Versa), Cinzia Gazzaniga (Pinarolo Po), Claudio Segni (Rea), Marco Paravella (San Cipriano Po), Alberto Arpesella (Casatisma), Paolo Porcellana (Mornico Losana), Carla Morelli (vicesindaco di Rovescala), Antonino Lo Verso (Castelletto di Branduzzo), Enrica Brega (Montescano), Pierluigi Bruni (Portalbera), Francesca Panizzari (Canneto Pavese), Claudio Mangiarotti (Volpara), Claudio Scabini (Golferenzo), Gianluca Orioli (Cigognola), Stefano Lucato (Casanova Lonati), Maria Pia Bardoneschi (Castana), Simona Dacarro (Santa Giuletta), Michele Lanati (Corvino San Quirico), Fabrizio Abelli (Pietra de’ Giorgi), Andrea Defilippi (Oliva Gessi), Amedeo Pietro Quaroni (Montù Beccaria) Sergio Cagnoni (Lirio), Giorgio Falbo (Barbianello), Pietro Gramegna (Zenevredo), Angelo Villani (Montalto Pavese), Lorenzo Vigo (Casteggio) e Adriano Piras (Mezzanino).

«Ringrazio i colleghi sindaci per aver aderito a questa iniziativa – commenta Riviezzi – è importante far sentire la voce coesa del territorio quando si tratta di affrontare tematiche sovracomunali».

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