Benzinaio simula la rapina dell'incasso e usa il denaro per saldare i debiti
Ha raccontato di essere stato aggredito da due soggetti armati di pistola.
Gropello Caroli: denuncia in stato di libertà di un benzinaio per simulazione di reato. Ha raccontato di essere stato aggredito da due soggetti armati di pistola.
La rapina
La mattina del 5 febbraio 2021 il gestore di un distributore di benzina di Gropello Cairoli ha denunciato che un suo dipendente, un 47enne della provincia di Pavia, alle ore 19.00 circa del giorno prima, aveva subito una rapina a mano armata da parte di ignoti.
Le indagini
I militari della Stazione di Gropello hanno immediatamente attivato le indagini del caso. Interpellata la “vittima” questa ha confermato che il giorno 4 febbraio, mentre si trovava da solo presso il citato distributore, al momento della chiusura, era stato aggredito da due soggetti, travisati e armati di pistola, giunti a piedi da un area campestre che, dopo averlo buttato a terra e sotto minaccia di un’arma, gli avevano sottratto il portafoglio, contenente l’incasso della giornata, pari a 700 euro, dileguandosi poi a piedi nelle campagne circostanti.
I dubbi dei militari
L'area interessata dalla rapina è sprovvista di telecamere e la vittima nella circostanza non ha riportato alcuna lesione. Ma i militari, dopo aver eseguito una accurata ispezione dei luoghi, ha cominciato a nutrire delle perplessità sulla dinamica dell’episodio narrato dall’uomo in considerazione anche che alcune circostanze non trovavano riscontro oggettivo.
Il 7 febbraio, la Stazione locale a conclusione delle indagini relative alla rapina, ha raccolto prove concordanti, anche grazie all'aiuto delle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza nella zona, appurando che il denunciante non era stato vittima di rapina, ma che anzi, si era impossessato dell'incasso.
Utilizzato per sanare debiti
Il denaro per era poi stato utilizzato per sanare la sua precaria condizione economica, saldando alcuni debiti. A seguito degli elementi emersi, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Pavia per “simulazione di reato”.