Confini chiusi

Nel Piacentino barriere di cemento ai confini per bloccare gli arrivi dalle "zone rosse"

Federico Beccia, sindaco di Ottone, nel Piacentino, ha deciso di chiudere gli accessi di cittadini provenienti dalle "zone rosse" piemontesi e lombarde.

Nel Piacentino barriere di cemento ai confini per bloccare gli arrivi dalle "zone rosse"
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Barriere di cemento al confine con l'Alessandrino. E’ questa la decisione presa da Federico Beccia, sindaco di Ottone, Comune nel piacentino, il quale ha deciso di porre delle barriere in cemento per chiudere gli accessi dalle “zone rosse”. A riportarlo sono i colleghi di Prima Alessandria.

Barriere di cemento al confine con l'Alessandrino

Immagine da “La Libertà”

Come si può vedere nell’immagine sopra del quotidiano “La Libertà”, a Ottone, sull’Appennino Piacentino, il Comune ha messo barriere di cemento su alcune strade per chiudere gli accessi dalle “zone rosse”. Ottone, che si trova in Val Trebbia, confina con la provincia di Alessandria, in Piemonte e dalla Lombardia, che non è contigua al territorio comunale ma comunque vicinissima, arrivano ogni anno molte persone che hanno le seconde case. E’ rimasta aperta un’unica strada di accesso al paese, sorvegliata da videocamere. La decisione del sindaco di Ottone deriva dal fatto che il paese conta un’altissima percentuale di anziani e proprio come in primavera non può permettersi errori o sottovalutazioni dei rischi.

La risposta della sindaca di Cabella Ligure nell’Alessandrino

Roberta Daglio, sindaca di Cabella Ligure, comune della provincia di Alessandria al confine con l’Emilia-Romagna si oppone con forza all’ordinanza del suo collega Beccia. Secondo la prima cittadina del Comune alessandrino, un’iniziativa di questo tipo sarebbe scorretta, in quanto, a causa di urgenze, ai cittadini è permesso spostarsi e muoversi al di fuori dei propri paesi.

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