Badante uccisa con una coltellata alla gola: giallo sull'assassino

Badante uccisa con una coltellata alla gola, ferito il fratello: è giallo sull'assassino di Scaldasole. La tragedia è stata scoperta nel pomeriggio di ieri, mercoledì 19 aprile 2023, in un'abitazione di via Piave.

Badante uccisa con una coltellata alla gola: è giallo

Anila Ruci, aveva 38 anni. Da circa un anno e mezzo viveva in un'abitazione di via Piave a Scaldasole insieme a Osma Bilyhu, quello che lei presentava come suo fratello. Arrivati direttamente dall'Albania. Ieri la donna, che di professione faceva la badante, è stata uccisa con una coltellata alla gola.

Su quanto accaduto sono ancora in corso gli accertamenti dei carabinieri, le cui indagini all'interno della casa dove è stato rinvenuto il cadavere della donna, sono proseguite sino a tarda notte.

L'allarme lanciato dal fratello

Il corpo della donna è stato trovato nel pomeriggio di poco prima delle cinque. A dare l'allarme è stato proprio Osma Bilyhu. L'uomo è andato nel bar vicino casa a chiedere aiuto. Poi è ritornato verso la sua abitazione dove però è stramazzato in cortile. Un passante lo ha notato e ha allertato il 118.

Il rinvenimento del corpo

L'uomo, prima di essere portato in ospedale, con ferite da taglio al collo a un braccio e all'addome, con un filo di voce ha indicato l'interno dell'abitazione. Ed è così che i sanitari hanno fatto la macabra scoperta.

Il corpo senza vita di Anila Ruci giaceva ormai privo di vita sotto un lenzuolo bianco, uccisa con una coltellata alla gola. Attorno sangue ovunque.

I rilievi

Il personale della scientifica ha eseguito i rilievi alla caccia di impronte digitali che non fossero della vittima e del fratello. Setacciato anche il cortile alla ricerca dell'arma del delitto, che però non è stata trovata. Si presume sia un grosso coltello da cucina.

Gli inquirenti seguono la pista dell'omicidio. Da chiarire anche il reale rapporto tra la vittima e Osma Bilyhu, sembrano infatti esserci dubbi sul fatto che i due siano realmente fratelli.

Il 30enne, come sarà in grado di essere interrogato (le sue condizioni non sarebbero gravi), potrà sicuramente fornire maggiori dettagli in merito a quanto accaduto. Da valutare anche la sua posizione, per verificare eventuali responsabilità.