nuova ordinanza

Assembramenti e contagi: vietata la sosta di persone sul Ponte Coperto (e non solo)

Stesso provvedimento anche per le scalinate del Duomo, della Chiesa del Carmine e della Chiesa di San Teodoro. Fino al 31 luglio.

Assembramenti e contagi: vietata la sosta di persone sul Ponte Coperto (e non solo)
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Il Comune di Pavia, al fine di salvaguardare il decoro urbano ed evitare pericolosi assembramenti e opportunità di contagio, ha vietato, fino al 31 luglio 2020, la sosta di persone sul Ponte Coperto (compresi balconcini e parapetti), nonché sulle scalinate del Duomo di Pavia, della Chiesa del Carmine e della Chiesa di San Teodoro. Garantito, ovviamente, il transito.

Vietata la sosta di persone sul Ponte Coperto

Il Comune di Pavia informa che, al fine di salvaguardare il decoro urbano ed evitare pericolosi assembramenti e opportunità di contagio, è stata vietata, fino al 31 luglio 2020, la sosta di persone sul Ponte Coperto (compresi balconcini e parapetti), nonché sulle scalinate del Duomo di Pavia, della Chiesa del Carmine e della Chiesa di San Teodoro. Garantito, ovviamente, il transito.

“Purtroppo, in questi giorni sono accaduti episodi spiacevoli” - ha dichiarato il Sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi - “Il Ponte Coperto, le scalinate del Duomo e quelle di alcune importanti chiese cittadine sono diventati luoghi di bivacco, danneggiando il decoro della Città e provocando un rischio dal punto di vista sanitario. Per quanto riguarda il Ponte Coperto, alcuni passanti sono stati perfino costretti a camminare in strada.

C’è gente che occupa entrambi i marciapiedi, seduta sui parapetti, bevendo, mangiando e lasciando bottiglie e lattine lì dove sono o buttandole nel fiume. Spesso impedendo ad altri di passare per via degli assembramenti che si creano. In alcuni casi, rischiando di cadere in acqua con conseguenze molto gravi. Ci sono arrivate numerose segnalazioni in questo senso.

Si sono anche verificate aggressioni verbali contro chi voleva procedere oltre, addirittura contro persone anziane. Sono stato costretto a emettere un’ordinanza che impedisca la sosta. Non voglio fare lo sceriffo, ma mi aspetto più collaborazione, altrimenti dovremo andare avanti con i divieti. Non si scherza con la salute e neanche con il rispetto delle norme più elementari di convivenza”.

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