Assalti ai Bancomat con l'uso dell'esplosivo, 8 arresti: colpi anche in provincia di Pavia
I furti venivano commessi ai danni di istituti bancari e uffici postali
Operazione contro la criminalità organizzata: 8 arresti per assalti ai Bancomat con esplosivo in tutta Italia, colpi anche in provincia di Pavia.
8 persone arrestate
I Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia, con il supporto dei colleghi di Torino, hanno eseguito una serie di arresti nei confronti di 8 persone accusate di far parte di una banda criminale specializzata in furti aggravati con l'uso di esplosivi.
L'operazione è stata coordinata dalla Procura di Foggia, che ha emesso le misure cautelari per i membri dell'associazione criminale, coinvolti in furti ai danni di istituti bancari e postali su scala nazionale.
Indagini partite nel 2023
Le indagini sono iniziate nel dicembre 2023, a seguito di una serie di colpi realizzati con l’impiego di ordigni esplosivi artigianali, noti come "marmotte", utilizzato per danneggiare i bancomat e prelevarne il denaro. Le "marmotte", costruite in modo da assomigliare a vere e proprie armi da guerra, venivano utilizzate per distruggere le casseforti dei dispositivi di prelievo automatico e appropriarsi del loro contenuto. L'indagine ha portato alla scoperta di una rete criminale con base in provincia di Foggia, che operava in tutta Italia, da Nord a Sud. Alcuni colpi sono stati messi a segno anche nella provincia di Pavia.
Come agivano
Il modus operandi della banda prevedeva l'uso di autovetture di grossa cilindrata, rubate o con targhe clonate, per spostarsi tra le diverse zone del paese. Inoltre, venivano impiegate carte di credito prepagate intestate a stranieri per manomettere gli sportelli ATM e consentire l'inserimento degli esplosivi. I membri dell'organizzazione, ciascuno con un ruolo specifico – autisti, vedette, operativi – pianificavano con precisione ogni furto.
Le indagini hanno rivelato anche come i proventi dei furti venissero riciclati, il denaro "macchiato" dai sistemi antifurto degli sportelli ATM veniva successivamente ripulito. È emerso inoltre un sistema di divisione dei guadagni, con un tariffario prestabilito per i partecipanti e pagamenti extra in caso di buon esito del colpo.
Documentati 80 furti
A supporto della richiesta di custodia cautelare, le forze dell'ordine hanno documentato oltre 80 furti simili commessi dal dicembre 2023 a oggi. In particolare, l'inchiesta ha permesso di attribuire responsabilità dirette a 17 colpi compiuti tra luglio e settembre 2024, fruttando circa 290mila euro. Gli assalti si sono verificati in diverse regioni italiane, tra cui Puglia, Piemonte, Campania, Lombardia (nelle province di Pavia e Milano) e Basilicata.
I sequestri
Le perquisizioni effettuate durante l'operazione hanno portato al sequestro di numerosi documenti d'identità, carte di credito ricaricabili, banconote (alcune delle quali danneggiate dai sistemi antifurto), 31 cartucce, 3 auto rubate, 3 targhe clonate, 261 petardi, 2,2 metri di miccia per le "marmotte" e 4 orologi di valore.