CRONACA

Ancora un’aggressione in carcere a Pavia: detenuto colpisce un agente con due sgabelli

Il SAPPE denuncia la crescente violenza nelle carceri lombarde e chiede misure urgenti per tutelare la polizia penitenziaria

Ancora un’aggressione in carcere a Pavia: detenuto colpisce un agente con due sgabelli

Un detenuto del carcere di Pavia ha aggredito un agente di polizia penitenziaria lanciandogli due sgabelli, provocandogli una contusione alla caviglia. Il SAPPE denuncia la crescente violenza nelle carceri lombarde e chiede misure urgenti garantire sicurezza e ordine.

Aggressione in carcere a Pavia

Ancora un episodio di violenza all’interno della Casa circondariale di Pavia. Ieri pomeriggio un agente di polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto che, in preda all’ira per il diniego di aprire la sua cella, lo ha colpito con due sgabelli, provocandogli una contusione alla caviglia.

Secondo quanto riferito dal SAPPE, il fatto è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri. L’agente di servizio ha rifiutato la richiesta del detenuto di lasciare la propria cella aperta. La reazione dell’uomo è stata immediata e violenta: due sgabelli sono stati scagliati contro il poliziotto, uno dei quali lo ha colpito alla caviglia sinistra. L’agente ha poi ricevuto cure al pronto soccorso, dove è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni.

La denuncia del SAPPE

“È una violenza che non si placa”, ha dichiarato Alfonso Greco, segretario regionale lombardo del SAPPE. “La popolazione detenuta sembra non rispettare più nulla e nessuno. Chiediamo trasferimenti verso istituti con regime chiuso e l’applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, per tutelare l’ordine e la sicurezza all’interno delle carceri”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha espresso vicinanza al collega aggredito e denunciato la gravità della situazione:

“Il personale è allo stremo, logorato da turni massacranti, carichi di lavoro insostenibili e da una burocrazia che penalizza chi opera in uniforme. Non basta più esprimere dispiacere: servono misure urgenti e concrete”.

Situazione critica

Gli episodi di violenza verso la polizia penitenziaria si ripetono con crescente frequenza. Secondo il SAPPE, è necessario ristabilire il rispetto delle regole e della legalità all’interno degli istituti, anche ricorrendo a strumenti legislativi che permettano una gestione più rigida dei detenuti più pericolosi. L’obiettivo è ridurre il rischio di aggressioni e fenomeni emulativi, garantendo sicurezza sia agli operatori sia agli stessi detenuti.