Alberto Stasi scagionato per la rinuncia all’eredità milionaria del padre
Il comportamento avrebbe impedito ai genitori e al fratello di Chiara Poggi di ottenere il risarcimento milionario al quale era stato condannato.
Alberto Stasi rinuncia all’eredità del padre. Per il gip il comportamento sarebbe anomalo, ma archivia il caso.
Alberto Stasi rinuncia all’eredità
Il gip di Milano Natalia Imarisio ha archiviato l'indagine nella quale Alberto Stasi era accusato, in concorso con la madre e gli zii. Stasi infatti, è stato accusato di avere rinunciato all'eredità paterna per sottrarsi a quanto stabilito dai giudici che l'hanno condannato all'ergastolo e al risarcimento di un milione di euro a favore della famiglia di Chiara Poggi.
Una “dimenticanza” per stress
Alla morte del padre, nel dicembre del 2013, Alberto Stasi ha omesso di accettare la sua eredità, cosa che hai fini legali appare come una rinuncia. Rinunciando all’eredità del padre, ha di fatto impedito alla famiglia di Chiara Poggi di ottenere il risarcimento. I legali di Stasi sostengono che, nel 2014, il giovane si trovava in un periodo di forte stress. Da qui l’omissione di accettare la milionaria eredità.
Caso archiviato
Il gip di Milano, nonostante abbia sottolineato la forte anomalia del comportamento di Stasi, ha comunque archiviato il caso. La somma di denaro avrebbe permesso alla famiglia di pagare i legali che l’hanno aiutata a chiedere Giustizia. Stasi infatti è stato condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione per l’omicidio della fidanzata Chiara, il 13 agosto del 2007 a Garlasco, oltre ad un risarcimento di un milione di euro alla famiglia Poggi.