Al Comune di Pavia il diploma "Via Francigena European Best Practice 2019 Mapping"
La sua unicità? Essere “Crossroads of Europe” in quanto attraversato da numerosi itinerari di fede e di turismo culturale.
L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) ha conferito al Comune di Pavia il diploma “Via Francigena European Best Practice 2019 Mapping”, in particolar modo all’Ufficio Turismo, per la partecipazione dell'Ente all'iniziativa “Miglior Buona Pratica Europea 2019”.
Al Comune di Pavia il diploma "Via Francigena European Best Practice 2019 Mapping
L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), di cui il Comune di Pavia fa parte e che può contare su oltre 100 soci distribuiti tra Italia, Francia, Inghilterra e Svizzera, ai fini di monitorare il più possibile la vitalità dell’itinerario, si è impegnata a raccogliere le buone pratiche messe in atto nel corso del 2019 da pubbliche amministrazioni, realtà associative, strutture di ricezione turistica e privati lungo la Via nell'intero tratto da Canterbury a Santa Maria di Leuca.
"Crossoroads of Europe"
Il Comune di Pavia, tramite l’Ufficio Turismo, ha partecipato all’iniziativa proponendo la sua unicità nell’essere “Crossroads of Europe” in quanto attraversato da numerosi itinerari di fede e di turismo culturale.
“Crossroads of Europe - ha sottolineato Roberta Marcone, assessore al Turismo - è un progetto sviluppato dal Comune di Pavia che vede la partecipazione di tutti gli itinerari culturali europei in quanto viene considerato, nonostante la nostra unicità, un bene comune che ogni città può adattare e farlo suo. Il diploma ricevuto ci sprona a continuare nella nostra volontà a proseguire nella promozione e nella valorizzazione degli itinerari culturali europei”.
Pavia quindi si gode il premio e l’iniziativa “l’Europa incontra Pavia sulle Vie di fede e di cultura” rientra quindi tra le best practice 2019.
Un itinerario vivo nel presente
La Via Francigena, così come altri itinerari, può esistere oggi, non solo come antica via storica, ma come realtà viva e vissuta, solo nella misura in cui chi abita lungo la Via trova il piacere e le idee per renderla un luogo accogliente, dove moderni pellegrini, camminatori, ciclisti e viaggiatori, amano trovarsi e percepire un senso di appartenenza, facendo del percorso francigeno un itinerario vivo nel presente.
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