Voleva la cittadinanza italiana

Adelina Sejdini, l'ex prostituta che denunciò il racket si è suicidata

La 46enne albanese viveva a Pavia ed era malata di tumore. Grazie alle sue rivelazioni 40 persone furono arrestate e altre 80 denunciate.

Adelina Sejdini, l'ex prostituta che denunciò il racket si è suicidata
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Adelina Sejdini, ex prostituta, 47enne, viveva a Pavia, ed in passato aveva avuto il coraggio di denunciare i suoi sfruttatori. Più volte aveva chiesto la cittadinanza italiana.

Denunciò il racket albanese

Sabato scorso si è tolta la vita lanciandosi da un cavalcavia ferroviario. E' così che ha perso la vita Adelina Sejdini. Ex prostituta, 47 anni, viveva a Pavia, e in passato ha avuto il coraggio di denunciare il racket albanese. Grazie alle sue rivelazioni furono arrestate 40 persone e denunciate altre 80, tutte appartenenti alla mafia albanese che controllava lo sfruttamento della prostituzione in tutta Italia.

Più volte aveva chiesto la cittadinanza italiana ed era disperata dopo che nel suo permesso di soggiorno era stato tolto lo stato di apolide e indicata la cittadinanza albanese. Ospite di recente a "L'Aria che tira" su La7, aveva rivelato di avere paura di tornare in Albania: "Se torno quelli che ho fatto arrestare mi ammazzano".

Il permesso di soggiorno

Dopo aver denunciato i suoi sfruttatori non aveva più voluto la cittadinanza albanese. Nel 1996 aveva lasciato il suo paese per arrivare in Italia: allora aveva 22 anni. Nei giorni scorsi era andata a Roma per protestare contro quel permesso di soggiorno rilasciato a Pavia dove non risultava apolide, ma cittadina albanese. Cittadinanza che lei non voleva. In quella nuova condizione, infatti, avrebbe incontrato grandi difficoltà a vedersi assegnata una casa popolare. Nel tentativo di attirare l'attenzione, a fine ottobre, da Pavia è andata a Roma, e qui si è data fuoco davanti al Viminale. Soccorsa, è stata poi ricoverata in ospedale con gravi ustioni.

Il tragico gesto

Su disposizione delle autorità, che le hanno fatto arrivare un provvedimento di allontanamento dal Comune di Roma e il divieto di farvi ritorno per un anno, dopo il ricovero sarebbe dovuta rientrare a Pavia, dove era in cura per un tumore. Ma Adelina Sejdini dalla Capitale non è mai più tornata. Sabato scorso la drammatica decisione: si è tolta la vita lanciandosi da un cavalcavia ferroviario, morendo sul colpo.

(Foto di copertina: frame dalla trasmissione "L'Aria che Tira")

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