il lutto

Addio a Vincenzo: vinto dal Coronavirus all'eta di 58 anni

Enzo, come lo chiamavano tutti, si è spento all’ospedale di Vigevano.

Addio a Vincenzo: vinto dal Coronavirus all'eta di 58 anni
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Addio a Vincenzo Tortora, vinto dal Coronavirus all'età di 58 anni. Era ricoverato all'ospedale di Vigevano.

Addio a Vincenzo, vinto dal Coronavirus

Enzo, come lo chiamavano tutti, si è spento all’età di 58 anni all’ospedale di Vigevano.

"Lo zio stava bene ma era risultato positivo al Covid-19 – racconta Roberto – A differenza degli altri miei due zii che sono stati dimessi lui non ce l’ha fatta, nonostante i medici fossero molto positivi visto il suo stato di salute».

La pizzeria

Come riporta prima Chivasso, è impossibile dimenticarsi di Vincenzo Tortora. Il suo locale a Cigliano, nel Vercellese, quello che gestiva con il cognato Gennaro Amodio, dal 1 aprile 1995 sino al cambio di gestione, era un vero e proprio punto di riferimento non solo per i ciglianesi ma anche per tutti coloro che prima di andare a ballare nella mitica discoteca «Due di Denari» volevano degustare un’ottima cena o una pizza.

Enzo era uno dei volti del ristorante pizzeria Grill. Per diciotto anni, infatti, ha lavorato in quel locale. E in tantissimi se lo ricordano per il suo sorriso e la sua parola sempre gentile. Ma soprattutto per la sua bravura nel portare i piatti di pizza e le birre su tre dita.

Un uomo sempre con la battuta pronta, che ha dedicato tutta la sua vita al suo lavoro che era anche la sua grande passione. I suoi clienti erano il suo mondo, una sua seconda famiglia. E sono proprio questi clienti, anche se dal 2006 non lo vedevano più nel locale perché si era trasferito, che hanno voluto ricordarlo in questi giorni raccontando dei simpatici aneddoti anche sui social network.

Il ricordo

"Mio zio – racconta il figlioccio Roberto Amodio – Nel 2006 si era trasferito a Candia Lomellina dove aveva preso in gestione il Bar Italia e un baretto più piccolo che aveva chiuso recentemente. Lì gestiva anche una pizzeria d’asporto. Io, infatti, ridendo gli dicevo sempre che lui era il Barone di Candia. Era una persona molto speciale, un uomo molto buono che ha lasciato un grande segno ovunque sia stato. E lo hanno dimostrato in questi giorni anche i tantissimi ciglianesi o persone che frequentavano il locale che ha gestito con mio papà. In tanti ci hanno lasciato parole d’affetto.

"Lo zio era un grande appassionato di auto d’epoca. Mi ha regalato la mia prima auto, era sua: un’Alfetta cabrio gialla. Poi, quando io ho deciso di cambiarla, lui me l’ha ricomprata e dandomi il denaro mi ha detto “questo è un incentivo a cambiare auto”.

Con la sua scomparsa Enzo lascia un grande vuoto nella moglie Mariangela, nei fratelli Salvatore, Giuseppe, Rosario e Massimo e nell’unica sorella che lui adorava, Lucia.

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