Solidarietà

Volontari della CRI di Voghera distribuiscono i primi beni raccolti per il popolo ucraino

Alimenti, prodotti di igiene personale, vestiti, coperte e anche i giocattoli donati dai cittadini.

Volontari della CRI di Voghera distribuiscono i primi beni raccolti per il popolo ucraino
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Prima distribuzione di beni per l'emergenza Ucraina con i volontari della Croce Rossa di Voghera.

Volontari della CRI di Voghera distribuiscono i primi beni raccolti per il popolo ucraino

Presso il magazzino C.R.I. di via Nenni a Voghera è stata effettuata la prima distribuzione organizzata dal Comitato di Croce Rossa con i beni per l’Emergenza Ucraina. Alimenti, prodotti di igiene personale, vestiti, coperte e anche i giocattoli donati dai cittadini e raccolti nei giorni scorsi sono stati consegnati direttamente alle famiglie e alle persone ucraine presenti nel territorio.

“Al termine di questa lunga giornata i nostri volontari sono stanchi ma molto soddisfatti del lavoro svolto, stasera torneranno a casa ma non smetteranno di pensare alle tante persone che hanno incontrato e alle storie che hanno ascoltato - commenta la Presidente del Comitato Chiara Fantin.

Le storie

Come per esempio la storia di Valentina, giovanissima nonna ucraina che lavora in Italia da molti anni: solo da alcuni giorni è riuscita a riabbracciare i suoi bellissimi due nipotini di nove anni e dodici mesi e le sue due figlie. Per farli arrivare in Italia ha compiuto molti sacrifici. Ha spiegato ai nostri volontari che in casa non si riesce più nemmeno a camminare, stanno strettissimi ma finalmente sono qui al sicuro sani e salvi”. Passata qualche ora, Valentina ha richiamato il centralino C.R.I. per ringraziare del calore e dell’accoglienza che ha trovato in un magazzino pieno di scatoloni e di cuori gonfi.

Poi sono entrati tre giovani ragazzi, ha parlato Mahmood, iracheno, che poi traduceva in arabo al suo amico, che a sua volta traduceva in ucraino alla ragazza, in una sorta di stupefacente telefono senza fili. Lui ha raccontato di essere stato anni fa in Ucraina e di essere stato aiutato in quella occasione da Natasha. Rimasti in contatto tramite i social, quando è scoppiata la guerra non ci ha pensato due volte a sistemare per lei una stanza della sua casa, perché, dice, “Nel mio paese c’è un detto che spiega che “la terra gira” e questo era il mio turno”.

Caricano i pacchi sulla bici e salutano, ma prima di andar via Mahmood ha voluto dare la sua disponibilità ai volontari C.R.I, quando non lavora, per poter aiutare nella distribuzione, con l’obiettivo di diventare anche volontario. E queste sono le più belle testimonianze che arrivano ogni giorno in Croce Rossa: si dona ma si riceve anche molto.

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