Visite gratuite a bronchi e udito a giugno
Due gli obiettivi degli accertamenti: valutare eventuali cali dell'udito in età pediatrica e formulare, per gli adulti, una diagnosi precoce di broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Visite gratuite a bronchi e udito per anziani e bambini.
Visite gratuite a bronchi e udito
Un programma di screening gratuito a bronchi e udito. E' quanto offrono, per tutto il mese di giugno, Terme President e altri sette stabilimenti delle province di Pavia, Bergamo, Brescia e Mantova. L'iniziativa, organizzata da Regione Lombardia con Federterme, prevede la possibilità di effettuare due accertamenti, entrambi refertati da un medico specialista:un esame audiometrico gratuito, riservato ai bambini dai 5 ai 12 anni; un esame spirometrico gratuito, per gli adulti dai 55 ai 65 anni.
Gli obiettivi
Due gli obiettivi degli accertamenti: valutare eventuali cali dell'udito in età pediatrica e formulare, per gli adulti, una diagnosi precoce di broncopneumopatia cronica ostruttiva. Agli esami saranno dedicati tutti i martedì e venerdì di giugno, previa prenotazione al numero 0383 92341. "Le terme lombarde fanno sistema", dice Sandro Moro, amministratore unico di Terme President di Salice Terme "e aderiscono volentieri a un'iniziativa di prevenzione nata a livello regionale. Tutto ciò rientra nella vocazione delle strutture termali, il cui primo obiettivo è di far stare bene le persone". "Gli accertamenti individuati sono cruciali", sottolinea il direttore sanitario Pierluigi Borchetto: "da una parte, prevenire eventuali problemi di udito durante l'infanzia può cambiare radicalmente il corso dell'esistenza; dall'altra, individuare focolai di Bpco può salvare la vita in età adulta, dato che questa patologia bronchiale rappresenta una delle maggiori cause di morte a livello mondiale".
Le parole di Gallera
"Con questa iniziativa, che come amministrazione regionale abbiamo accolto e sostenuto con grande favore, le strutture termali vogliono ribadire la loro vocazione e affermare la loro rilevanza nei percorsi di cura", aggiunge Giulio Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia.