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Via libera del Senato al Decreto Economia: confermati i fondi per l’espansione del CNAO

Approvata in via definitiva la legge di conversione del decreto: un contributo strategico assicura il completamento del progetto di crescita del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia

Via libera del Senato al Decreto Economia: confermati i fondi per l’espansione del CNAO

Il Senato ha approvato in via definitiva il Decreto Economia, che prevede anche risorse per completare il progetto di espansione del CNAO di Pavia. Il provvedimento rafforza il ruolo del Centro come eccellenza internazionale nella ricerca e nella cura oncologica avanzata (foto di copertina: il Sincrotrone del CNAO di Pavia)

Via libera del Senato al Decreto Economia

Con il voto favorevole dell’Assemblea del Senato, arrivato giovedì 18 dicembre 2025, è stata approvata in via definitiva la legge di conversione del decreto-legge 29 ottobre 2025, n. 156, noto come Decreto Economia. Il provvedimento, ora in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, contiene misure urgenti in ambito economico e introduce una disposizione di particolare rilievo per il settore sanitario e della ricerca oncologica.

Le risorse per il futuro del CNAO

All’interno del testo approvato è previsto un contributo destinato a garantire il completamento del progetto di espansione del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO) di Pavia. La misura diventerà operativa con l’entrata in vigore della legge e prevede il consenso della Regione Lombardia all’utilizzo di risorse finanziate attraverso l’articolo 20 della legge 67 del 1988, strumento cardine per gli investimenti in edilizia sanitaria e tecnologie avanzate.

“Desidero esprimere la più profonda e sincera gratitudine a tutte le istituzioni e alle forze politiche che hanno creduto nel valore strategico del nostro progetto e hanno lavorato insieme, con spirito costruttivo e unità di intenti, per raggiungere questo risultato straordinario”, dichiara il Presidente del CNAO, Gianluca Vago. “Il provvedimento approvato è il frutto di un impegno corale, condiviso e trasversale, a partire dai membri del Consiglio di Indirizzo della Fondazione CNAO, che testimonia quanto il Patto tra scienza, politica e istituzioni possa produrre risultati di grande valore per la sanità pubblica”.

L’iter parlamentare

Il lavoro svolto in Parlamento – grazie alla collaborazione di deputati e senatori appartenenti a diversi schieramenti – ha rappresentato un esempio concreto di responsabilità comune. Tra coloro che hanno seguito l’iter con particolare attenzione si ricordano gli Onorevoli Andrea Barabotti, Alessandro Cattaneo, Vanessa Cattoi, Paola Maria Chiesa, Silvana Comaroli, Marco Osnato, Nicola Ottaviani, Giulio Tremonti, e i Senatori Paola Ambrogio, Maria Cristina Cantù, Gian Marco Centinaio, Marco Dreosto, Massimo Garavaglia, Claudio Lotito, Daniele Manca, Paola Mancini, Adriano Paroli, Sandro Sisler, Elena Testor e Francesco Zaffini, l’ex Senatore Alan Ferrari, oltre al prezioso sostegno del Dott. Gianni Letta.

Altrettanto fondamentale è stato il sostegno del Ministero della Salute, del Ministero dell’Economia e delle Finanze e della Regione Lombardia, così come il contributo delle istituzioni locali: il Prefetto Francesca De Carlini, il Presidente della Provincia Giovanni Palli e il Sindaco di Pavia Michele Lissia.

La visita del Presidente Mattarella

“Dopo la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, lo scorso 3 ottobre, che ha rappresentato per noi uno stimolo potente a proseguire nel nostro impegno quotidiano, unendo scienza, tecnologia e cura delle persone con professionalità e umanità – prosegue Vago –, l’approvazione dell’emendamento rappresenta una ulteriore conferma dell’attenzione delle istituzioni per il valore umano e scientifico della nostra missione”.

Centro di eccellenza internazionale

Grazie a questo emendamento, il CNAO rafforza ulteriormente la propria posizione come centro di eccellenza internazionale nell’uso degli ioni di carbonio e di nuove specie ioniche per il trattamento dei tumori, consolidando il proprio ruolo di riferimento mondiale nella ricerca, nell’innovazione clinica e nella cura dei pazienti oncologici più complessi.

“Questo provvedimento non è soltanto un atto legislativo”, conclude il Presidente, “ma un segno concreto della fiducia che le istituzioni ripongono nella nostra capacità di innovare e investire nella sanità pubblica, offrendo cure sempre più avanzate e nuove speranze ai pazienti”.