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Vertenza Tigotà, a rischio 200 posti di lavoro: lunedì incontro tra comune di Broni e sigle sindacali

Il sindaco Riviezzi si è impegnato ad assicurare un'azione istituzionale nel garantire il sostegno alle famiglie colpite da questa situazione di crisi occupazionale

Vertenza Tigotà, a rischio 200 posti di lavoro: lunedì incontro tra comune di Broni e sigle sindacali
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Il corteo tenutosi venerdì 5 aprile a Pavia, ha segnato l'inizio di una serie di proteste contro i 200 licenziamenti previsti a causa del progetto di trasferimento della logistica Gottardo (in appalto a Moving srl) che gestisce le merci di Tigotà, da Broni a Mantova.

Lavoratori Gottardo in protesta a Pavia venerdì 5 aprile 2024

Questa decisione mette a rischio il futuro di centinaia di famiglie e ha scatenato una forte reazione sia dai sindacati che dalle istituzioni locali.

Cercare un compratore

L'incontro tenutosi alla fine della scorsa settimana, con la proposta del vicario del prefetto Stefano Simeone di non disdire il contratto d’affitto del magazzino di Broni, ha sollevato speranze per trovare una soluzione che eviti i licenziamenti. L'obiettivo sarebbe quello di trovare un altro operatore che subentri e assuma una parte dei 200 lavoratori a rischio di perdere il posto.

Lavoratori Gottardo in protesta a Pavia venerdì 5 aprile 2024

Tavolo di confronto

Il tavolo di confronto convocato per lunedì prossimo, 15 aprile 2024, tra il sindaco Antonio Riviezzi e le sigle sindacali, rappresenta un passo importante verso la ricerca di una soluzione condivisa. Il Comune di Broni si è impegnato ad assicurare un'azione istituzionale nel garantire il sostegno alle famiglie colpite da questa situazione di crisi occupazionale.

Il sindaco Riviezzi ha espresso la sua disponibilità nell'ascoltare le istanze dei sindacati e offrire il contributo del Comune per trovare una soluzione alla vicenda. Parallelamente, l'amministrazione comunale continua a collaborare con la Prefettura di Pavia, che sta gestendo formalmente la trattativa tra le parti, al fine di favorire una soluzione condivisa.

«Da parte dei referenti sindacali – commenta Riviezzi – ho riscontrato disponibilità e apprezzamento per la proposta. Ascolterò le loro istanze e cercherò di capire in che misura il Comune possa offrire il proprio contributo».

«Sto costantemente monitorando l'evolversi della situazione – aggiunge Riviezzi – tenendomi in contatto con il Prefetto di Pavia, che sta svolgendo un compito molto importante al fine di favorire una soluzione condivisa. Desidero che tutti i lavoratori e le lavoratrici sappiano che il Comune di Broni è presente e si sta attivamente interessando alla questione».

Il magazzino di Broni

La vicenda

Durante un incontro svoltosi in Prefettura a Pavia lo scorso 7 marzo e al quale avevano partecipato le Parti Sociali, l’Appaltatrice Moving S.r.l.  (rappresentata dall’Amministratore unico Carlo Salvatore) e la Committente Gottardo S.p.A (rappresentata dall’Amministratore delegato Stefania Casonato), era stata messa in luce la complessa situazione del deposito di Broni.

In quella occasione, Gottardo aveva informato la Prefettura circa la propria intenzione di rivalutare complessivamente l’organizzazione logistica su base nazionale, a seguito della forte criticità derivata da questa situazione, e che tale riassetto avrebbe potuto anche non contemplare il mantenimento di Broni.

La chiusura pone termine ad una storia di inefficienze del magazzino che, avviato a fine 2018, ha già visto succedersi ben 3 diversi Appaltatori. Tra i tanti indicatori che hanno evidenziato le problematiche di continuità operativa – incrementatesi nel tempo – Gottardo ha messo in evidenza come negli anni il sito abbia registrato una crescente perdita di produttività, che ha costretto gli Appaltatori ad incrementare notevolmente l’organico, anche per far fronte all’alto tasso di assenteismo (nella media del 22% da diversi mesi), e la Committente a sostenere uno sproporzionato incremento delle tariffe, determinando una difficile sostenibilità economica del deposito gravata dai costanti disservizi per la mancata evasione degli ordini.

“La complicata gestione del deposito di Broni di questi anni ha creato una situazione che è diventata difficilmente sostenibile per la nostra Azienda", ha dichiarato l'AD Stefania Casonato.

"L’inefficienza del deposito ha generato non solo un consistente danno economico, che grava anche su tutto il nostro indotto (fornitori, trasportatori ecc.), ma si ripercuote ogni giorno in maniera negativa sulla qualità del servizio offerto ai nostri affezionati Clienti, nonché sull’efficienza operativa e l’organizzazione del lavoro dei nostri 6mila Collaboratori, esasperati dalla gravosa situazione derivante dai continui tagli degli ordini e preoccupati per le pesanti ripercussioni sui posti di lavoro che potrebbero presentarsi a fronte di un crollo degli incassi”.

Conseguentemente a quanto deciso, Gottardo S.p.A ha comunicato all’Appaltatore (Moving Srl) la volontà di recedere dal contratto.

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