Crisi abitativa

Universitari in tenda contro il caro affitti: la protesta arriva anche a Pavia

Anche gli studenti dell'Università di Pavia aderiscono all'appello di Ilaria

Universitari in tenda contro il caro affitti: la protesta arriva anche a Pavia
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Crisi abitativa, UDU Pavia: "tende davanti all’ateneo Pavese. Aderiamo all’appello lanciato da Ilaria".

Universitari in tenda anche a Pavia

La protesta di Ilaria non è la sola. senza casa, senza futuro: è questo lo slogan lanciato da UDU. Ieri il Coordinamento per il Diritto allo Studio UDU Pavia ha fissato delle tende dalle 17 presso Piazza Leonardo Da Vinci, sotto le Tre Torri, a causa della grave crisi abitativa in cui riversa la città.

Difficoltà a trovare alloggio

La situazione abitativa delle universitarie e degli universitari è molto problematica, specialmente a Pavia. La ricerca che UDU Pavia ha presentato in Università di Pavia a settembre sugli affitti (con la partecipazione di CGIL, SUNIA, UPPI, Confedilizia ed EDiSU Pavia) evidenzia infatti come vi siano enormi difficoltà a trovare alloggio; ci sono centinaia di studentesse e studenti che non riescono ad avere un’abitazione adeguata in città.

Gli affitti delle universitarie e degli universitari fanno parte di un mercato che in città stima addirittura 3 milioni di euro ogni mese, oltre 35 milioni nel 2022. Non è un caso che il livello di soddisfazione di coloro che stanno in affitto è mediamente inferiore rispetto a chi sta in collegio.

“Nonostante la clamorosa protesta al Politecnico di Milano - denuncia Alessandro Miceli, segretario di UDU Pavia - ancora il Governo e la nostra giunta comunale non si sono presi alcun impegno concreto per risolvere la crisi abitativa. Migliaia di studenti e studentesse non sanno dove alloggiare per via dei costi elevati degli affitti e per la mancanza di alloggi. Per queste ragioni, come UDU Pavia, abbiamo deciso di aderire alla mobilitazione che abbiamo organizzato a livello nazionale come UDU e all’appello lanciato da Ilaria e dalla Terna Sinistrorsa, piantando tende davanti al nostro ateneo”.

Maggiore attenzione alle politiche giovanili

L'accesso alla casa per le studentesse e gli studenti rappresenta una priorità rispetto all'attenzione che la politica deve riservare ai più giovani e le giovani. Gli universitari chiedono a chi ha responsabilità di governo maggiore attenzione alle politiche giovanili.

“Il costo della camera singola a Pavia” – afferma Giorgia Cervio, Rappresentante degli studenti in EDiSU Pavia – “non è certo basso, però confermiamo come l’accordo territoriale venga rispettato nella maggior parte dei casi e questo consente di trovare delle singole, pagandole in media 300€ al mese, che è molto meno rispetto a Milano oppure alla media del Nord Italia; nonostante molti locatari offrano affitti a studenti al prezzo di 500€ spesso, costo sempre elevatissimo. È diverso, invece, il posto in camera doppia: il prezzo si aggira circa sui 250€. A causa della mancanza di alloggi e dei prezzi così alti molte studentesse e studenti non sanno dove abitare. Vogliamo delle soluzioni concrete per contrastare l’emergenza abitativa.”

Le richieste e gli obiettivi dell’iniziativa organizzata da UDU sono illustrate da Simone Agutoli che si occupa della questione abitativa per l’UDU in esecutivo nazionale: “Stiamo mandando una lettera alla Ministra dell’Università e della Ricerca, in cui chiediamo un confronto e l’apertura di un tavolo per affrontare l’emergenza abitativa. Chiediamo anzitutto di realizzare residenze universitarie che rientrino nel diritto allo studio, le uniche che possono garantire a tutti gli studenti di studiare, indifferentemente dalla loro situazione economica. Ma poi chiediamo anche di incrementare il fondo di sostegno ai fuorisede, per il quale la legge di bilancio ha previsto soltanto 4 milioni di euro. Una cifra evidentemente ridicola vista la colossale crisi abitativa e il caro affitti”.

Le proposte

L’Unione degli Universitari ha elaborato un articolato manifesto, composto da 10 proposte per affrontare la crisi abitativa. Come spiega sempre Agutoli: “Una richiesta fondamentale è il blocco dei rincari: come succede in Francia, Spagna o Germania serve individuare un limite più stringente per l’adeguamento annuale del canone, non è possibile che il canone possa crescere del 10% seguendo l’inflazione annua”.

CLICCANDO QUI E' POSSIBILE CONSULTARE IL MANIFESTO

(Foto di copertina: la protesta di Ilaria a Milano, foto di Diego Sergio Anzà)

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