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“Un anno al San Matteo”: al Fraschini la scienza incontra la poesia, il senso profondo del “riparare”

In un incontro aperto al pubblico, il Policlinico invita la cittadinanza a riflettere sul legame tra ricerca clinica e cura dell'anima durante l'annuale serata di bilancio

“Un anno al San Matteo”: al Fraschini la scienza incontra la poesia, il senso profondo del “riparare”

L’evento annuale “Un anno al San Matteo” unisce scienza e arte per esplorare il concetto di “riparazione” attraverso la ricerca d’eccellenza, l’approccio integrato in Oncoematologia Pediatrica e la forza curativa della poesia. L’evento, gratuito e aperto alla cittadinanza, si terrà questa sera al Teatro Fraschini.

“Un anno al San Matteo”

Un sottile, ma potente, filo rosso unisce la rigorosa cura scientifica alla consolante cura poetica: la capacità intrinseca di riparare. È questo il concetto centrale attorno a cui ruoterà la nuova edizione di “Un anno al San Matteo”, l’appuntamento annuale che la Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo dedica alla città di Pavia per raccontare i risultati, l’impegno e le storie di eccellenza.

Come riportato in un comunicato stampa, l’incontro, aperto gratuitamente a tutta la cittadinanza, è fissato per questa sera, lunedì 24 novembre 2025, alle ore 21 presso lo storico Teatro Fraschini.

Durante la serata, i vertici dell’Istituto tracceranno un bilancio dell’anno appena trascorso. Il direttore generale, Vincenzo Petronella, e il direttore scientifico, Vittorio Bellotti, guideranno il pubblico attraverso le sfide superate, le innovazioni introdotte e i risultati raggiunti, confermando il San Matteo come un punto di riferimento nell’assistenza sanitaria e nella ricerca, dove l’alta tecnologia si fonde con l’umanità del rapporto di cura.

Oncoematologia Pediatrica

Un momento di particolare intensità sarà dedicato all’Oncoematologia Pediatrica. Con un intervento intitolato “Dalla terapia genica all’orto-terapia. Il modello di cura della Oncoematologia Pediatrica”, i professionisti Marco Zecca e Margherita Volpini illustreranno un approccio alla cura che unisce frontiere scientifiche e sostegno emotivo.

La narrazione spazierà dalla terapia genica, strumento all’avanguardia per la riparazione molecolare, fino alla dimensione più simbolica e concreta del giardino ortobotanico. Questo spazio verde di sollievo è nato grazie all’Associazione Per Arianna Cooke, in memoria di una giovane paziente, e rappresenta come la natura possa essere un luogo di incontro e guarigione per i piccoli pazienti e le loro famiglie, offrendo una cura che va oltre il farmaco, capace di riparare l’anima laddove la medicina ripara il corpo.

Il senso del curare

Nella seconda parte della serata, il testimone passerà all’arte e alla bellezza con lo spettacolo “Le parole e la cura: la poesia riparativa”, messo in scena da “Il Gruppo Teatro”.

La poesia del premio Nobel Seamus Heaney sarà interpretata dalle voci di Franco Branciaroli e Nigel Cook, con l’introduzione di Elena Cotta Ramusino. L’obiettivo è dare spazio a quella forma di guarigione che soltanto la parola poetica può offrire: un linguaggio capace di consolare, riunire e ricomporre il vissuto. Dopotutto, la poesia, come la medicina, ha la straordinaria forza di riassemblare ciò che il dolore e la malattia hanno frantumato.

In sintesi, “Un anno al San Matteo” si configura come qualcosa di ben più profondo di un semplice resoconto amministrativo o scientifico. È un’occasione per la comunità per riflettere sul senso più ampio del curare, un atto che si compie non solo con la precisione della scienza, ma anche con la potenza della bellezza e il conforto della parola.

Modalità di Accesso: L’evento è gratuito e aperto al pubblico, ma è necessaria la registrazione online CLICCANDO QUI.