Tutti i suini da compagnia del Rifugio Cuori Liberi rischiano l'uccisione, appello al Governo
"A rischio non solo la vita degli animali, ma anche i diritti umani"
Il Rifugio Cuori Liberi rischia l'uccisione di tutti i suini da compagnia. Appello al Governo del Rifugio Cuori Liberi che rischia l'uccisione di tutti i maiali da compagnia. Un'ordinanza di abbattimento ha colpito gli animali per un focolaio di PSA.
Uccisione suini da compagnia Rifugio Cuori Liberi
Nuovo appello del Rifugio Cuori Liberi in località Sairano di Zinasco in provincia di Pavia, dopo essere stato colpito da un'ordinanza di abbattimento a causa di un focolaio di PSA. Tutti i suini da compagnia ospitati nella struttura rischiano di essere uccisi.
Un'ingiustizia
Sebbene siano animali da compagnia e in quanto tali non destinati alla macellazione, il governo italiano ha intenzione di ucciderli per tutelare l'industria della carne e i mattatoi. Una vera e propria ingiustizia, dichiara l'associazione Meta Parma:"
Quello che sta accadendo è terribile, nessuno è più al sicuro, neanche gli animali da compagnia che in quanto tali sono membri della famiglia. L'industria della carne è arrivata a voler toccare anche le nostre famiglie, qui non si tratta più di difendere solo gli animali ma i nostri stessi diritti.
Uccidere con la forza gli animali di un rifugio e bussare alla porta dei cittadini per uccidere gli animali da compagnia significa distruggere anche la vita delle persone, non solo quella degli animali. Gli animali da compagnia dei cittadini non devono essere toccati per nessun motivo, neanche in caso di virus, esattamente come non devono essere toccate le persone. Oggi sta succedendo ai rifugi e ai cittadini che hanno suini e cinghiali come animali da compagnia, domani succederà a cani e gatti."
La solidarietà di volontari e cittadini
Intanto continua il presidio in difesa degli animali e delle persone del Rifugio Cuori Liberi, tra chi fa avanti e indietro e chi si ferma sul posto, al rifugio sta arrivando tutta la solidarietà di volontari e cittadini pronti a difendere gli animali con il proprio corpo.
Appello al Governo
Meta Parma manda un appello al Governo:
"È straziante pensare che possano fare del male ai volontari di un rifugio e a tutte le persone di buon cuore che stanno cercando di aiutare, ed è straziante che possano uccidere anche gli animali da compagnia dei cittadini. Mandiamo un appello al governo Meloni, che ha la responsabilità di ciò che sta succedendo e di tutto quello che potrebbe accadere: non fate del male alle persone e agli animali dei rifugi, non toccate gli animali da compagnia e non toccate le persone di buon cuore".
L'ordinanza di abbattimento potrebbe essere eseguita da un momento all'altro, con l'ausilio delle forze dell'ordine o addirittura dell'esercito che porterebbe a uno scontro con i cittadini per uccidere animali da compagnia.
No delle Associazioni Animaliste
Nei giorni scorsi anche le associazioni LAV, Vita da Cani, Cuori Liberi e LNDC Animal Protection si erano espresse in merito alla sentenza di esecuzione dei suini ospitati nel rifugio pavese.
“Diffidiamo l’Azienda Sanitaria pavese a procedere con l’esecuzione dei 35 suini che vivono al Rifugio Cuori Liberi: nessuno torca loro un pelo prima che il TAR si esprima il 5 ottobre 2023.
Inoltre, presenteremo appello anche al Consiglio di Stato a Roma per impedire fin da subito l’esecuzione della sentenza di morte, per una malattia non trasmissibile agli esseri umani, la peste suina africana”.
La PSA in provincia di Pavia
Sono sette i focolai di Peste Suina Africana (PSA) nel Pavese. La maggior parte delle segnalazioni arrivano da Zinasco ma un focolaio è stato registrato anche in Lomellina a Dorno: si tratta di un allevamento che ospita ben 1200 maiali.
La Peste Suina ha fatto la sua prima comparsa in Lombardia a Ferragosto quando sono stati scoperti i primi casi a Bagnaria e Montebello della Battaglia. Sono bastate poche settimane perché la malattia si diffondesse in tutta la regione e in tantissime aziende. Fino ad ora, sono 11.500 i maiali abbattuti.