Il Policlinico San Matteo di Pavia celebra trent’anni dalla scoperta dei geni BRCA con due giornate dedicate alla prevenzione oncologica. Un evento che unisce divulgazione pubblica e congresso scientifico (foto di copertina: immagine di archivio)
Trent’anni dalla scoperta dei geni BRCA
A trent’anni dalla scoperta dei geni BRCA1 e BRCA2, che hanno trasformato la medicina genetica, il Policlinico San Matteo di Pavia organizza due giornate di incontri dedicate ai progressi nella prevenzione e nella gestione del rischio oncologico ereditario. Come riportato in un comunicato stampa, l’evento coincide con il decimo anniversario di aBRCAdabra ETS, la prima associazione italiana che rappresenta le persone portatrici di mutazioni BRCA e le loro famiglie.
L’origine di aBRCAdabra
Nata proprio al San Matteo, aBRCAdabra è il risultato di un percorso iniziato online e poi cresciuto in presenza, con l’obiettivo di creare comunità e sostegno. Nel 2014 l’associazione partecipò per la prima volta a un congresso scientifico italiano, portando l’esperienza diretta delle donne BRCA al centro del dialogo medico.
In un periodo in cui la chirurgia preventiva era spesso fraintesa, questa collaborazione ha contribuito a cambiare prospettiva: oggi il test genetico è visto come uno strumento di protezione, e la chirurgia preventiva e le terapie mirate migliorano la sopravvivenza dei pazienti.
BRCA Unit
Il Policlinico pavese è stato un punto di riferimento nazionale: già nel 2011, prima del “caso Jolie”, offriva la mastectomia preventiva alle donne sane portatrici di mutazione BRCA. Grazie alla SSD “Chirurgia dei tumori eredo-familiari”, guidata da Alberta Ferrari, e a un percorso multidisciplinare che integra senologia, ginecologia oncologica, genetica, oncologia e psiconcologia, il San Matteo è oggi una vera e propria BRCA Unit, modello italiano delle “disease unit” dei Comprehensive Cancer Center.
Due giornate dedicate alla prevenzione oncologica
Il 17 novembre 2025, presso il Collegio Ghislieri, si terrà un incontro aperto al pubblico e alle famiglie, con la partecipazione delle associate di aBRCAdabra provenienti da tutta Italia. L’iniziativa punta a promuovere consapevolezza, informazione e supporto, sottolineando il ruolo centrale delle persone nella costruzione di una nuova cultura della prevenzione.
Il 18 novembre 2025, nell’Aula Golgi del San Matteo, si svolgerà invece il congresso scientifico rivolto a medici, biologi, psicologi, ricercatori e professionisti sanitari. L’evento ospiterà esperti italiani e un collegamento da New York con il professor Virgilio Sacchini (MSKCC), che nel 2011 sostenne pubblicamente l’esperienza pavese, allora pionieristica.
Queste due giornate rappresentano non solo una celebrazione dei traguardi scientifici, ma anche la testimonianza di una trasformazione culturale e clinica: da un test genetico spesso temuto a un percorso di prevenzione consapevole; da una realtà marginale a un modello riconosciuto e seguito in tutta Italia.