LA MOBILITAZIONE

Travacò Siccomario dice NO all’allevamento intensivo di galline: i cittadini si mobilitano con una raccolta firme

Per proteggere il territorio da un progetto considerato ad alto impatto ambientale

Travacò Siccomario dice NO all’allevamento intensivo di galline: i cittadini si mobilitano con una raccolta firme

A Travacò Siccomario cittadini e associazioni si mobilitano contro il progetto di un allevamento avicolo intensivo che minaccia il territorio e l’ambiente locale. È partita una raccolta firme e nato un comitato civico per difendere la salute pubblica e il paesaggio.

I cittadini di Travacò dicono NO all’allevamento avicolo

Ieri sera, martedì 5 agosto 2025, a Travacò Siccomario si è tenuto un partecipato incontro pubblico, convocato dal sindaco Oscar Ragni, per contrastare il progetto di un allevamento avicolo ad alta densità che minaccia il territorio locale. L’iniziativa ha dato il via a una raccolta firme che durerà fino al 31 agosto 2025, con l’obiettivo di bloccare un impianto previsto per circa 39.000 capi a ciclo.

Raccolta firme

L’incontro, svoltosi nel salone Bertotti gremito, ha visto la partecipazione non solo dei cittadini di Travacò, ma anche di residenti di Pavia e comuni vicini, oltre al consiglio comunale. Hanno espresso il loro sostegno anche rappresentanti di associazioni ambientaliste e animaliste come LAV, LIPU, RETE DEI SANTUARI e ARCI.

Nonostante il periodo di ferie, nella sola serata di ieri sono state raccolte circa 300 firme, un risultato significativo che lascia prevedere un’adesione ancora più ampia nelle prossime settimane. La raccolta prosegue presso l’ufficio protocollo del Comune fino alla fine di agosto.

Il salone Bertotti dove si è svolto l’incontro

Nasce il comitato cittadino

Parallelamente alla raccolta firme, è stato costituito un comitato cittadino “NO ALLEVAMENTO A TRAVACO’ SICCOMARIO”  che, in collaborazione con l’amministrazione e le associazioni locali, si impegna a contrastare il progetto. La presidente Francesca Pizzelli ha sottolineato l’importanza di difendere un territorio di alto valore ambientale e paesaggistico, minacciato dall’insediamento di uno stabilimento produttivo zootecnico di grandi dimensioni.

“L’allevamento ad alta densità non solo metterebbe a rischio la salute dei cittadini, ma provocherebbe anche inquinamento dell’aria e del suolo, traffico di mezzi pesanti e deprezzamento immobiliare,” ha dichiarato Pizzelli.

Il Siccomario è una zona particolarmente delicata, tutelata anche da finanziamenti pubblici per la sua riqualificazione ambientale. Quasi 3 milioni di euro sono stati investiti dalla Regione Lombardia, con fondi europei, per preservare la sua fragilità idrogeologica, faunistica e naturalistica.

“Permettere questo allevamento sarebbe in netto contrasto con gli sforzi fatti per valorizzare il territorio e il benessere della comunità,” ha aggiunto la presidente del comitato.

Logo Comitato No allevamento Travacò

Gli obiettivi del comitato

Il neonato comitato è aperto a tutti, anche a chi non risiede a Travacò, e si propone di:

  • Contrastare l’insediamento di allevamenti intensivi sul territorio
  • Informare la popolazione sui rischi legati a questi impianti
  • Rappresentare ufficialmente i cittadini presso istituzioni e autorità
  • Coinvolgere associazioni ambientaliste, di tutela animale, esperti e cittadini
  • Promuovere campagne di sensibilizzazione, studi e attività di denuncia

Una lotta per tutto il territorio

Travacò Siccomario si distingue per aver scelto politiche di tutela ambientale, evitando lo spreco di suolo e l’inquinamento che affliggono spesso la Pianura Padana. Il paese fa parte del Parco del Ticino, primo parco regionale italiano istituito nel 1974 per proteggere il fiume Ticino e il suo ambiente naturale dall’espansione urbana e industriale.

La mobilitazione contro l’allevamento avicolo ad alta densità è quindi una battaglia che riguarda non solo Travacò, ma l’intera comunità che vive e ama questo territorio.