ira della lega

Bufera sul libro del coniglio gay nelle elementari pavesi, interviene l'Ufficio scolastico: "Nessuna adesione dagli istituti"

Il sindaco Lissia ha difeso l’iniziativa, affermando che strumenti come questo libro aiutano a combattere discriminazione e bullismo

Bufera sul libro del coniglio gay nelle elementari pavesi, interviene l'Ufficio scolastico: "Nessuna adesione dagli istituti"
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Dopo le polemiche che hanno avuto un’eco sulla scena politica nazionale e la netta opposizione della Lega riguardo al libro per bambini che racconta l’amore tra due conigli maschi, la direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, Luciana Volta, ha chiarito la situazione. A seguito di verifiche, ha dichiarato che nessun Istituto Comprensivo pavese ha aderito ai percorsi didattici oggetto del dibattito.

Anche il sindaco di Pavia, Michele Lissia, ha preso posizione sulla questione, sottolineando l'importanza dell’educazione alla diversità come valore fondamentale per costruire una società più inclusiva e rispettosa delle differenze.

Il libro sui conigli gay crea un polverone nazionale

La controversia è esplosa in seguito all’introduzione nelle scuole primarie di Pavia del libro illustrato Marlon Bundo, una storia pensata per sensibilizzare i bambini sull’omofobia attraverso la relazione tra due conigli maschi. Il protagonista, ispirato al coniglio domestico del vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence – noto per le sue posizioni conservatrici – si innamora di un altro coniglio, Wesley. La sinossi del libro spiega che l’intento è mostrare ai più piccoli come la diversità sia un elemento naturale e positivo. L’età di lettura consigliata dall’editore è dai cinque anni in su.

Il libro è stato inserito all’interno del progetto educativo Far bene, star bene, promosso dallo sportello Antidiscriminazioni del Comune di Pavia per contrastare ogni forma di discriminazione, incluso il bullismo. Già prima della sua attivazione, il programma aveva suscitato polemiche: a metà gennaio, infatti, la Lega aveva richiesto al Comune di sospendere le iniziative legate alla sensibilizzazione sulle tematiche LGBTQIA+. Tuttavia, il Comune ha ribadito di non voler fare passi indietro, evidenziando l’autonomia delle scuole nelle loro scelte educative.

Ira della Lega

Ora che il progetto è ufficialmente partito, la Lega ha puntato il dito contro il libro, considerandolo un esempio di indottrinamento ideologico.

Matteo Salvini ha dichiarato:

"Chiunque deve essere libero di amare chi vuole, ma questo non significa imporre ai bambini pericolose derive ideologiche woke». Anche l’ex senatore Simone Pillon ha espresso il proprio dissenso, scrivendo su X: «Ora basta. Giù le mani dai bambini".

Matteo Salvini

I chiarimenti della scuola

Di fronte alla tempesta mediatica, la direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, Luciana Volta, ha ribadito che dalle verifiche effettuate non risulta alcuna adesione da parte delle scuole pavesi ai percorsi educativi contestati.

Il sindaco Lissia ha difeso l’iniziativa, affermando che strumenti come questo libro aiutano a combattere discriminazione e bullismo. Tuttavia, il problema sollevato dalla Lega sembra non porsi concretamente, poiché le scuole pavesi, di fatto, non hanno adottato il progetto.

"Saggezza di scuole e famiglie batte ideologia Comune"

“La scelta delle scuole di Pavia di non aderire ai corsi sull’identità di genere rappresenta una vittoria del buon senso e della saggezza di dirigenti e famiglie, contro l’ideologia che l’Amministrazione comunale ha provato a imporre. Spero che il sindaco Lissia impari la lezione e d’ora in avanti dimostri più attenzione nei confronti delle diverse sensibilità dei suoi concittadini”.

E' quanto ha affermato il vicepresidente del Senato e senatore della Lega Gian Marco Centinaio.

Gian Marco Centinaio
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