Sos medici di base: in Lombardia mancano 1.166 dottori di famiglia e pediatri
"La carenza di medici di famiglia è un problema nazionale che verrà risolto solo quando il nostro sistema sarà capace di formare in numero sufficiente il personale necessario", così l'assessore Moratti.
L'ennesimo allarme arriva dalla vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti che denuncia: "Negli ultimi anni, le pubblicazioni hanno visto la partecipazione di un numero di candidati molto inferiore rispetto al numero di posti disponibili".
In Lombardia mancano 1.166 dottori di famiglia e pediatri
Ancora carenza di medici di base e a confermarlo ci sono i dati raccolti da Regione Lombardia che ha pubblicato l’elenco degli ambiti territoriali carenti di assistenza primaria, di pediatria di libera scelta e incarichi vacanti di continuità assistenziale. In totale sono disponibili 1.166 posti per medici di assistenza primaria (Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta).
Troppo pochi candidati hanno risposto ai bandi
Lo riferisce l'assessore regionale al Welfare Letizia Moratti: "Il dato del 2021 era di 964 posti vacanti per medici di assistenza primaria - spiega l'assessore -. Negli ultimi anni, le pubblicazioni hanno visto la partecipazione di un numero di candidati molto inferiore rispetto al numero di posti disponibili.
La risposta della Regione è stata quella di riaprire i termini dei bandi nel dicembre 2021, uno dei quali riservato a medici che frequentano il corso di formazione come consentito dalle norme sull’emergenza pandemica i corsisti hanno però un massimale limitato a 650 pazienti, fissato a livello nazionale”. Ma è rimasto vacante oltre un terzo dei posti messi a bando”.
La questione dei collaboratori amministrativi negli studi
Regione, spiega Moratti, è anche intervenuta per l'assunzione di personale amministrativo negli studi medici. Al momento sono circa 1.800 i medici che non si avvalgono dell’aiuto di collaboratori che li assistano nelle incombenze. “Regione Lombardia, inoltre - ricorda l'assessore - si è anche attivata per favorire economicamente i medici che scelgono di lavorare in ambiti cosiddetti disagiati.
Un problema irrisolto da parecchi anni
La carenza di medici di famiglia è un problema nazionale che si trascina da anni e che verrà risolto completamente solo quando il nostro sistema sarà capace di formare in numero sufficiente il personale necessario - ancora Moratti -. Nel frattempo, una riorganizzazione dei tempi e dei modi di lavoro, una capacità maggiore dei medici di lavorare insieme, un rafforzamento della telemedicina, un’integrazione con la rete delle Case di Comunità che stanno sorgendo può offrire una valida alternativa. Sto lavorando affinché il Ministero della Salute accolga le proposte avanzate dalle Regioni, in modo che si possa arrivare a una soluzione e offrire le adeguate risposte alle attese dei cittadini".