Siccità in Lombardia, vertice a Roma tra Fontana e la presidente Meloni
Il primo marzo si terrà a Palazzo Chigi un tavolo interministeriale sull'emergenza
Tre milioni e mezzo di italiani rischiano di avere l'acqua razionata dai rubinetti. A lanciare l'allarme è stata l'Anbi, l'associazione nazionale dei consorzi di bacino. Dello stesso avviso anche il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto, che dichiara: "Il problema della siccità è grave".
Fontana incontra la presidente Meloni
Ecco quindi che il 1° marzo, a Palazzo Chigi, si terrà un tavolo sull'emergenza idrica, presieduto dalla premier Giorgia Meloni. Secondo il Consiglio nazionale delle ricerche, una percentuale fra il 6% e il 15% della popolazione italiana vive ormai in territori esposti ad una siccità severa od estrema, tra cui appunto la Lombardia.
Ieri, giovedì 23 febbraio 2023, il presidente di Regione Attilio Fontana era a Roma per un incontro sul tema.
"Un piacevolissimo incontro durante il quale abbiamo condiviso la volontà di lavorare insieme con la garanzia del presidente del Consiglio di essere aperta all’ascolto e al dialogo. Una delle priorità principali ora è la crisi legata alla siccità, siamo tutti consapevoli che servono sia interventi immediati che a medio termine per cercare di risolvere il problema nella sua complessità, perché ormai è un dato di fatto che ciclicamente si ripresenta", ha commentato Fontana sulla sua pagina Facebook.
Piano di interventi
Al prossimo incontro del 1° marzo, presieduto dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parteciperanno anche i rappresentanti dei ministeri dell’ambiente, delle infrastrutture, dell’agricoltura, per gli affari europei e il PNRR e per la protezione civile.
Il tavolo valuterà le iniziative per varare un piano di interventi a breve scadenza e una programmazione a medio-lunga scadenza, con l’obiettivo di affrontare un’eventuale emergenza idrica correlata alle ridotte precipitazioni. Si terrà conto della scarsa percentuale d’impegno delle risorse idriche effettivamente disponibili e della necessità di abbattere i tempi per opere che riducano la dispersione idrica e permettano la pulizia dei bacini.
Le riserve idriche
In Lombardia di giorno in giorno il problema della siccità si fa sempre più grave. Nella nostra regione si registra ormai una carenza d'acqua del 55%, un anno fa era del 52%. E secondo i meteorologi serviranno precipitazioni molto al di sopra della norma per superare la siccità.
Il fiume Po al Ponte della Becca, in provincia di Pavia, registra un -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico con le rive ridotte a spiagge di sabbia come in estate.
Non se la passano bene nemmeno i grandi bacini. Il confronto 2022-2023 mostra che i laghi lombardi regolati sono più vuoti (-30%), a fronte di un quantitativo di neve leggermente superiore (+31%). Complessivamente, pertanto, le riserve idriche mostrano un deficit del 55% rispetto allo storico, a fronte del 52% dello scorso anno.
In regione il punto si farà il prossimo 2 marzo, data in cui è stato convocato un tavolo regionale per un aggiornamento sulla situazione delle riserve idriche in vista della prossima stagione irrigua estiva 2023 e per valutare le misure più opportune per fronteggiare la portata della crisi idrica che, salvo precipitazioni importanti, ad oggi non si è ancora in grado di prevedere.