Le ragioni

Sciopero della Polizia Locale di Pavia l'8 gennaio 2025: "Le risposte attese non sono arrivate"

Questo sciopero, definito “chirurgico”, è stato organizzato con l’obiettivo di lanciare un messaggio forte ma contenendo al minimo sia l’impatto sulle retribuzioni del personale, sia i disagi per i cittadini

Sciopero della Polizia Locale di Pavia l'8 gennaio 2025: "Le risposte attese non sono arrivate"
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"Le risposte attese dall'amministrazione non sono arrivate". Queste le ragioni addotte dalla Polizia Locale di Pavia.

Dopo essere stato inizialmente proclamato, successivamente revocato, poi nuovamente indetto e infine sospeso dalla commissione di garanzia, lo sciopero degli agenti della polizia locale torna al centro della scena. Mercoledì 8 gennaio 2025, gli agenti si asterranno dal lavoro nelle prime due ore del primo turno e nelle ultime due ore del secondo e del terzo turno di servizio. Questo sciopero, definito “chirurgico”, è stato organizzato con l’obiettivo di lanciare un messaggio forte ma contenendo al minimo sia l’impatto sulle retribuzioni del personale, sia i disagi per i cittadini.

Sciopero della Polizia locale a Pavia

“Ci auguriamo che gli agenti della polizia locale possano partecipare allo sciopero in maniera serena l’8 gennaio” ha dichiarato Giovanni Latiano, coordinatore provinciale della polizia locale per la Uil. “Le ragioni che ci hanno spinto a questa protesta sono state chiaramente espresse all’amministrazione comunale, la quale però, negli ultimi mesi, non ha mostrato alcun segno di attenzione alle criticità segnalate dai lavoratori tramite il nostro sindacato”.

Le motivazioni

Fra le principali motivazioni alla base della protesta figurano la cronica carenza di personale, la necessità di rivedere gli attuali turni di lavoro e la richiesta di destinare una maggiore parte dei proventi delle contravvenzioni al miglioramento di alcune condizioni contrattuali, come l’indennità di servizio esterno. Questi problemi non sono nuovi: già lo scorso luglio lo stato di agitazione era stato proclamato e poi prorogato senza che si arrivasse a soluzioni concrete.

“Abbiamo atteso risposte dall’amministrazione, ma queste non sono mai arrivate” ha concluso Latiano, aggiungendo che le problematiche segnalate si trascinano ormai da tempo e che il personale attende da troppo di poter finalmente affrontarle con chi di dovere.

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