"Riso per un sorriso"

Riso Scotti e Children in Crisis in Ucraina per sostenere famiglie sfollate e bambini dell'orfanotrofio

Partiti da Pavia, hanno raggiunto lo stato ucraino con ben 11 furgoni carichi di beni di prima necessità e medicine.

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Avevamo annunciato lo scorso 28 aprile 2022 la missione imminente, cui i dipendenti della Riso Scotti e l’Azienda avevano aderito con slancio, entusiasmo e anche con un certo spirito sospeso di attesa, perché recarsi fisicamente in Ucraina, avvicinare i campi di accoglienza, le famiglie, raggiungere i tanti bambini non è cosa né semplice né scontata. Con grande gioia abbiamo incontrato gli amici dell’Associazione Children in Crisis di ritorno dalla missione, abbiamo ascoltato i loro racconti, respirato la loro emozione, persino invidiato il loro coraggio, ma soprattutto ammirato la grande determinazione con cui perseguono l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei bambini ovunque nel mondo siano vittime di conflitti, povertà e situazioni di disagio.

La missione in Ucraina di Riso Scotti e Children in Crisis

IL VIDEO DELLA MISSIONE IN UCRAINA:

La missione, svoltasi tra l’11 e il 15 maggio scorsi ha visto la delegazione raggiungere il confine ucraino passando dalla Romania, con ben 11 furgoni carichi di beni di prima necessità e anche medicine per centinaia di adulti e bambini. Sono stati raggiunti e visitati un orfanotrofio, un centro di riabilitazione per bambini disabili, oltre che alcuni luoghi di distribuzione e aiuti per famiglie in fuga dalle città bombardate.

“È stata la seconda missione in Ucraina - racconta la Presidente dell’Associazione Barbara Bianchi Bonomi che ha guidato personalmente la delegazione - dopo quella che tra il 5 e l’8 aprile ci ha visti portare ai confini della Polonia, in un ex centro commerciale adibito a centro d’accoglienza, cibo, vestiti, medicine e anche qualche giocattolo, perché il diritto allo svago non andrebbe mai negato ai bambini. In quell’occasione, 44 tra donne e bambini ucraini avevano espresso il desiderio di essere accompagnati in Italia e hanno così viaggiato con il nostro convoglio. Oggi sono serenamente accolti a destinazione da parenti o amici già residenti nel nostro Paese, oppure hanno trovato ospitalità nei centri d’accoglienza milanesi che seguiamo quotidianamente. Sono risultati di grandissima soddisfazione per l’Associazione - conclude la Presidente - che può operare grazie alle donazioni, all’altruismo e alla prodigalità di tante Aziende lombarde come Riso Scotti, che ci sono vicine e ci aiutano nei nostri progetti”.

Il sostegno continua anche con il rientro in Italia, attraverso l’aiuto ad alcune mamme ucraine che con i loro bambini sono attualmente ospiti di centri di accoglienza del territorio milanese. Ed è in preparazione una terza missione umanitaria che partirà nei prossimi mesi.

“Siamo commossi - commentano dalla Riso Scotti – per come un piccolo gesto di tutti noi dipendenti abbia potuto trasformarsi in un’opportunità di solidarietà a favore di chi vive una terribile difficoltà. Il nostro desiderio era quello di renderci utili in modo tangibile e diretto. E le migliaia di pasti che, grazie agli amici di Children in Crisis sono arrivati a destinazione, rappresentano la risposta migliore e ci fanno sentire davvero bene – è il commento del Presidente Dario Scotti che a fianco dei suoi dipendenti ha sostenuto la missione”.

Chi è Children in Crisis

Children in Crisis è un’Associazione no profit, fondata in Italia nel 1999, con l’obiettivo di offrire istruzione, protezione e migliori opportunità di vita ai bambini vittime di guerra, isolamento, emarginazione e mancanza di servizi. L’Associazione sostiene progetti a livello nazionale ed internazionale, che consentano miglioramenti sostenibili a lungo termine, diffondendo una cultura a difesa dei diritti di chi è più piccolo ed indifeso. Per far questo, opera in alcuni tra i luoghi più difficili al mondo, in zone interessate da conflitti e instabilità, proprio come ora in Ucraina. Children in Crisis è impegnata anche in attività a favore dell’infanzia sul territorio italiano, riconoscendo che il disagio grave infantile esiste anche nei paesi cosiddetti sviluppati.

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