Riserve idriche ai minimi storici, Fontana: "La situazione rimane difficile"
Coldiretti Pavia: "Pronti a fare la nostra parte per salvare i raccolti"
I dati emersi oggi durante il tavolo permanente regionale sulla crisi idrica in Lombardia sono allarmanti. Il deficit di acque a livello regionale è ai massimi storici. Rispetto alle riserve idriche medie del periodo, che storicamente sono intorno ai 3,4 miliardi di metri cubi di acqua, oggi sono disponibili per la Lombardia circa 1,4 miliardi. Mancano quindi all'appello 2 miliardi di metri cubi. Il deficit è oggi del 57%.
Riserve idriche ai minimi storici
La disponibilità idrica in Lombardia è ancora in calo e raggiunge il minimo storico: mancano quasi 3,5 miliardi di metri cubi di acqua rispetto al volume medio di questo periodo (pari a -56,7%).
È questo il quadro emerso dai dati del monitoraggio di ARPA Lombardia, presentati oggi, giovedì 30 marzo 2023, al Tavolo Regionale per l’utilizzo in agricoltura della risorsa idrica, che si è riunito a Palazzo Pirelli alla presenza, fra gli altri, del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, dell'assessore con delega all'Utilizzo della ricorsa idrica, Massimo Sertori, dell'assessore all'Agricoltura e Sovranità alimentare, Alessandro Beduschi, e dell'assessore all'Ambiente e Clima, Giorgio Maione.
Presenti tutte le associazioni di categoria del mondo irriguo e agricolo, che hanno condiviso con Regione di rinviare l'avvio della stagione irrigua e proseguire nello stoccaggio di risorsa.
Nei singoli bacini, la situazione della disponibilità idrica rispetto alla media del periodo 2006-2020 è questa:
- bacino del Toce-Ticino-Verbano: -59.5%
- bacino dell’Adda: -50.8%)
- bacino del Brembo -6.1% %
- bacino del Serio -70.6%
- bacino dell’Oglio -58.4%
- bacino del Chiese -44.5%
- bacino del Sarca-Mincio -59.6%
QUI tutti i dati ARPA presentati al tavolo Regionale
"La situazione - ha spiegato il presidente Attilio Fontana, aprendo i lavori - rimane difficile. Come Regione Lombardia, fin da dicembre, abbiamo puntato su azioni mirate alla cautela e al 'risparmio' delle risorse idriche. L'assenza di precipitazioni continua a non aiutarci, un piccolo segnale positivo giunge dall'essere riusciti, quantomeno, a fermare la discesa dell'altezza dei laghi, con un piccolo recupero, nell'ultimo mese, di circa 80 milioni di metri cubi di invaso".
"Se non ci saranno precipitazioni nella tarda primavera - ha aggiunto l'assessore Sertori - sarà inevitabile procedere come nello scorso anno ad una gestione 'emergenziale', con una stagione irrigua posticipata. A tal fine è stata chiesta la collaborazione dì tutti i soggetti produttivi per gestire al meglio l'acqua disponibile".
Posticipare l'avvio della stagione irrigua
L'assessore all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi ha evidenziato come "la decisione di posticipare l'avvio della stagione irrigua sia presa con l'intento di risparmiare acqua e razionalizzarne l'uso in vista delle prossime decisive settimane. Preso atto della situazione, si è scelto di agire con la massima razionalità e con la trasparenza data dal confronto continuo con le Organizzazioni agricole, che hanno condiviso in questi giorni la strategia regionale".
"Accanto a questi provvedimenti - ha aggiunto Beduschi- si deve però affiancare la pianificazione per il domani, fatta di investimenti per razionalizzare l'uso dell'acqua in tutti gli ambiti e per favorire soluzioni innovative per la bacinizzazione, l'infrastrutturazione e per la progressiva introduzione di tecniche innovative per l'utilizzo nei campi, sostenendo in questa transizione le nostre aziende agricole".
"Pronti a fare la nostra parte"
"Siamo pronti a fare la nostra parte per salvaguardare il più possibile i raccolti finali". Così Stefano Greppi, Presidente di Coldiretti Pavia, commenta il tavolo regionale sulla siccità, accogliendo con favore la proposta avanzata di posticipare l’inizio della stagione irrigua.
"Siamo all’inizio di una stagione produttiva che si annuncia di nuovo difficile, se possibile anche peggiore dell’anno scorso – continua il Presidente di Coldiretti Pavia – Siamo disposti a fare sacrifici ora per cercare di avere produzioni finali sufficienti a garantire cibo di qualità, nella consapevolezza che l’acqua è fondamentale per tutelare il nostro sistema di produzioni agricole, per tutte le colture.
Per questo – conclude Stefano Greppi – è necessario passare dalla logica dell’emergenza alla logica della programmazione, contemplando anche un ragionamento nell’ottica di efficientamento del sistema idrico che richiede però pianificazione e risorse adeguate".
È dunque importante – continua Coldiretti Pavia – l’impegno del Governo sulla semplificazione per accelerare la realizzazione delle infrastrutture di cui il Paese ha bisogno, in una situazione in cui viene intercettata e raccolta solo l’11% della acqua piovana.
"È necessario distribuire in modo equo la risorsa idrica disponibile – sottolinea Greppi – senza presunte e illogiche distinzioni tra un territorio e l’altro: la risicoltura in particolare e l’agricoltura in generale sono una ricchezza per tutto il nostro Paese. Se vogliamo mantenere anche in futuro i primati nell’ambito agroalimentare che oggi abbiamo in Europa – conclude il Presidente di Coldiretti Pavia – dobbiamo garantire a tutte le aziende agricole l’acqua necessaria per produrre le loro eccellenze".