Ricerca di gas nel sottosuolo dell’Oltrepò: ok dalla Regione, ma Legambiente dice "no"
Tra i 25 Comuni coinvolti nel progetto c'è anche Voghera
La giunta regionale autorizza la ricerca di idrocarburi su un'ampia area di 303,6 km² in 25 comuni dell'Oltrepò Pavese, suscitando però l'opposizione di Legambiente.
Ricerca di gas naturale in Oltrepò
La giunta regionale lombarda ha recentemente approvato la richiesta della Aleanna Italia spa di effettuare ricerche di gas naturale nell'Oltrepò Pavese, nel quadro del progetto denominato "Rocca Susella". L'area coinvolta, estesa per 303,6 chilometri quadrati, abbraccia 25 comuni oltrepadani.
Il progetto, che ha ottenuto il via libera a dodici anni dalla presentazione del primo progetto da parte della società Enel Longanesi Developments, mira a individuare giacimenti di gas naturale in un'area la cui potenzialità mineraria, secondo la delibera regionale, non è stata ancora valutata appieno. Tuttavia, l'iniziativa ha suscitato preoccupazioni da parte di Legambiente Voghera-Oltrepò, che ha espresso un netto parere contrario.
Il processo di ricerca
Il processo di ricerca prevede quattro fasi distinte: la revisione dei dati del sottosuolo per la creazione di un modello geologico, l'acquisizione di dati sismici, l'interpretazione dei dati per definire la zona da perforare e infine la perforazione tramite un pozzo esplorativo. La società ha confermato l'uso della metodologia vibroseis, che impiega camion per produrre vibrazioni a bassa frequenza quando necessario.
Rigide prescrizioni
Il permesso rilasciato dalla giunta regionale è soggetto a rigide prescrizioni, tra cui l'esclusione delle aree ad alto valore naturalistico, l'ottenimento di autorizzazioni per le indagini nelle aree vincolate e la minimizzazione delle manomissioni dei terreni agricoli. Inoltre, i punti di indagine devono essere posizionati a una distanza massima da edifici pubblici e privati e da infrastrutture vulnerabili per ridurre l'impatto acustico.
I comuni coinvolti
I 25 Comuni coinvolti nel progetto sono: Bagnaria, Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Casei Gerola, Cecima, Codevilla, Fortunago, Godiasco, Menconico, Montalto Pavese, Montebello della Battaglia, Montesegale, Ponte Nizza, Retorbido, Rivanazzano, Rocca de' Giorgi, Rocca Susella, Ruino (Colli Verdi), Santa Margherita di Staffora, Torrazza Coste, Val di Nizza, Valverde, Varzi, Voghera, Zavattarello
Il "No" di Legambiente
Legambiente ha espresso forte opposizione al progetto, sottolineando le tecniche invasive e il potenziale impatto sul territorio fragile dal punto di vista idrogeologico di Rocca Susella. Patrizio Dolcini, consigliere nazionale di Legambiente, ha dichiarato che la proposta è in controtendenza con le politiche attuali di riduzione dei combustibili fossili e ha chiesto una bocciatura del progetto da parte della Provincia e degli esponenti pavesi in Regione. La preoccupazione ambientale è alta, soprattutto in relazione alla possibilità di interventi di perforazione futuri, non previsti nella fase attuale del progetto.