Cuore, reni, pancreas e fegato

Quando una vita può donarne altre, a Pavia la generosità di una donna salva altre 5 vite

Cinque organi prelevati, due trapianti e diverse equipe infermieristiche in campo

Quando una vita può donarne altre, a Pavia la generosità di una donna salva altre 5 vite
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Il destino di una donatrice e il lavoro di diverse equipe mediche e infermieristiche si intrecciano in una corsa contro il tempo: 5 organi prelevati e 2 trapianti eseguiti.

Donazione organi salva cinque vite

Quando il destino si incrocia con la generosità umana, la vita può rinascere attraverso il dono di organi. È quanto è accaduto grazie alla straordinaria decisione di una donna deceduta per arresto cardiaco, la cui volontà di donare organi e tessuti ha permesso di salvare cinque persone.

La donna, che aveva espresso in vita il desiderio di donare i propri organi, è stata un faro di speranza per altri pazienti in attesa di trapianto. Andrea Bottazzi, responsabile del Coordinamento Centro Donazioni Organi del San Matteo di Pavia, insieme alla coordinatrice infermieristica Stefania Pisano e all'infermiera Aurelia Campaci, hanno coordinato un'operazione complessa e tempestiva per il prelievo degli organi.

Cinque organi prelevati

In una lunga notte di lavoro, cinque organi sono stati estratti e successivamente trapiantati in tre ospedali diversi: il cuore e un rene sono stati impiantati al San Matteo; il secondo rene e il pancreas sono stati destinati al San Raffaele di Milano, mentre il fegato è stato trapiantato a Bergamo.

Una notte che ha visto impegnate le equipe di medici dei vari ospedali per il prelievo dei cinque organi, nonché le equipe dei cardiochirurghi e dei chirurghi, per il trapianto del cuore e del rene, e ben tre equipe infermieristiche.

Le equipe mediche e infermieristiche

La prima - composta dagli infermieri Marco Dellibergoli e Nicoletta Maggi, e dall’operatore di sala, Francesca Lo Cacciato - ha supportato tutta la delicata e impegnativa fase di prelievo degli organi: cuore, reni, pancreas e fegato.

A prelevare il cuore è stato il cardiochirurgo, Carlo Pellegrini, coadiuvato da Riccardo Sansonetti, medico in formazione specialistica; mentre, il trapianto è stato realizzato dal cardiochirurgo Marco Luigi Aiello coadiuvato dal direttore della SC Cardiochirurgia, Stefano Pelenghi.

L’equipe infermieristica era composta da Massimiliano Ruggeri e Alessandro Malaterra, infermieri strumentisti, Eliana Dibari e Danilo D’Emanuele, infermieri di anestesia, Marica Forte e Diletta Grassi, tecnici cardioperfusionisti, Carmela Farruggio e Consuelo Solari, operatori di sala.

Contemporaneamente, in un’altra sala operatoria, gli infermieri strumentisti Placido Carbone e Michele Mulara, gli infermieri di anestesia Elettra Riboni e Anna Chiara Stabile, e gli operatori di sala Alberto Sala e Cervo Sonia, affiancavano l’equipe di Massimo Abelli ed Elena Ticozzelli, nel trapianto di rene.

Bilancio del primo semestre 2024

Nei primi sei mesi del 2024, il Centro Donazioni Organi del San Matteo ha registrato 15 accertamenti di morte, con 10 donatori che hanno consentito prelievi di organi e tessuti. I dati mostrano un totale di 2 cuori, 8 fegati, 16 reni e 2 pancreas prelevati.

Le operazioni di trapianto includono 22 trapianti di rene, di cui 4 da donatore vivente, 9 trapianti di cuore e 5 di polmone bilaterale.

Questi risultati sono il frutto dell'impegno e della professionalità di tutte le equipe coinvolte, che hanno lavorato instancabilmente per trasformare il dolore della perdita in una nuova opportunità di vita per molti.

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