PSA: trovati altri cinghiali infetti nella zona di Torre d'Isola, zona rossa anche a Pavia?
Sale a quattro il numero degli animali positivi al virus: restrizioni fino a dieci chilometri dai rinvenimenti, anche nel capoluogo
Trovati nella zona di Torre d'Isola altri cinghiali infettati dalla Peste Suina Africana: Regione chiede restrizioni fino a dieci chilometri dai rinvenimenti, quindi anche alla città di Pavia.
Cinghiali infetti dalla PSA nella zona di Torre d'Isola
I casi di cinghiali positivi alla peste suina africana nel territorio di Torre d’Isola e nei dintorni stanno aumentando, portando il totale a quattro. In attesa che l'Unione Europea istituisca ufficialmente la "zona rossa," Regione Lombardia ha chiesto al Parco del Ticino e ai sindaci dei comuni potenzialmente coinvolti, compresa Pavia, di adottare misure di biosicurezza necessarie per prevenire la diffusione del contagio. Queste misure riguardano gli enti comunali situati entro un raggio di 10 chilometri dal luogo in cui sono stati trovati i cinghiali infetti.
Misure di biosicurezza
Massimo Braghieri, consigliere del Parco del Ticino con delega al territorio, ha spiegato che l'obiettivo è attuare misure preventive per contenere il virus. Il Parco ha agito in seguito alle indicazioni della Direzione generale Welfare di Regione Lombardia e ha informato la Provincia di Pavia, la Città Metropolitana di Milano e i comuni coinvolti affinché inizino ad applicare le misure di biosicurezza e possano continuare a usufruire del territorio senza rischiare di contribuire alla diffusione della peste suina africana.
Il provvedimento, firmato dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana nel giugno scorso, comprende divieti e indicazioni da seguire in 21 comuni, di cui 16 sono in provincia di Pavia (Bereguardo, Borgo San Siro, Carbonara, Cassolnovo, Gambolò, Garlasco, Gropello Cairoli, Linarolo, Pavia, San Martino Siccomario, Torre d’Isola, Travacò Siccomario, Valle Salimbene, Vigevano, Villanova d’Ardenghi, Zerbolò) e 5 nella Città Metropolitana di Milano (Abbiategrasso, Besate, Morimondo, Motta Visconti, Ozzero).
Cos'è la Peste Suina Africana
La peste suina africana (PSA) è una malattia virale infettiva che colpisce sia i suini domestici che quelli selvatici. Attualmente non esistono vaccini, e la mortalità può raggiungere il 100% degli animali colpiti da questo virus, caratterizzato da un’elevata resistenza nell’ambiente e da un’alta contagiosità.
La malattia non è trasmissibile all'uomo né attraverso il contatto diretto con animali malati né tramite alimenti di origine suina. Tuttavia, l'uomo può fungere da veicolo di trasmissione del virus attraverso la contaminazione di veicoli, indumenti, attrezzature e cibo contenente carne suina.
Ecco quindi che tra le misure di sicurezza da adottare ci sono obblighi per gli escursionisti di cambiare le calzature all'inizio e alla fine delle escursioni e per i ciclisti di lavare le gomme delle biciclette. Inoltre, i veicoli privati devono essere parcheggiati solo in prossimità delle strade asfaltate o in aree dedicate, vietando il parcheggio su prati o in zone con vegetazione.
L'intervento di Coldiretti
Coldiretti da tempo sollecita azioni più incisive nella caccia ai cinghiali. Finora, sono stati abbattuti solo 18mila esemplari, molto al di sotto degli obiettivi prefissati di 58mila abbattimenti entro la fine dell'anno.
"C'è molta rabbia, perché hanno promesso abbattimenti e ristori. Hanno fatto abbattere maiali sani mentre i cinghiali girano liberamente nelle nostre campagne".
Un possibile aiuto potrebbe giungere dal Ministero della Difesa, che aveva annunciato a settembre l'impiego dell'esercito per affrontare la questione. Tuttavia, ad oggi, non sono stati ancora effettuati interventi militari.