PSA: abbattimenti record ma danni milionari. A settembre la richiesta di revisione delle zone di restrizione
Il comparto suinicolo attende risposte da Bruxelles e indennizzi rapidi dal Governo

Peste Suina Africana (PSA), nel mese di settembre 2025 verrà inviata la richiesta di revisione delle restrizioni: il comparto suinicolo attende risposte da Bruxelles e indennizzi rapidi dal Governo.
PSA, a settembre la revisione delle restrizioni
Mentre il comparto suinicolo lombardo continua a fronteggiare le difficoltà generate dalla Peste Suina Africana (PSA), uno spiraglio potrebbe arrivare solo a settembre. Sarà allora che il commissario straordinario Giovanni Filippini presenterà a Bruxelles la richiesta di rivedere le zone attualmente sottoposte a restrizione. Fino ad allora, resta lo stallo normativo che penalizza le aziende del territorio.
L’annuncio è stato fatto nel corso di un incontro promosso da Coldiretti, alla presenza del presidente nazionale Ettore Prandini, della presidente pavese Silvia Garavaglia, dell’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi, del capo dipartimento del Masaf Giuseppe Blasi, del dirigente veterinario di Regione Lombardia Francesco Maraschi e del sub commissario Mario Chiari. Tutti concordi nel definire i prossimi mesi cruciali per il futuro della filiera.
39milioni di euro di danni
A livello locale, in provincia di Pavia, l’ultimo focolaio domestico risale al settembre del 2024. Un risultato incoraggiante, sostenuto anche dalla drastica riduzione della popolazione di cinghiali: da sette per chilometro quadrato nel 2023 a meno di uno (0,76) nel giugno 2025. Un traguardo raggiunto grazie all’azione della polizia provinciale.
Ma a fronte dei progressi sanitari, resta aperta la questione economica. I danni indiretti stimati a novembre 2024 ammontano a 39 milioni di euro. Il Governo ha messo sul piatto 23 milioni, annunciando l’intenzione di attivare presso l’Unione Europea la “riserva di crisi” per coprire l’intero fabbisogno. Qualora Bruxelles non dovesse intervenire, il ministero si è impegnato a coprire la differenza con risorse proprie.
"È stato un confronto necessario per offrire risposte agli allevatori colpiti dalle incertezze della PSA – ha dichiarato Garavaglia –. Bene l’impegno del ministero, ma è fondamentale che le risorse arrivino presto alle aziende, molte delle quali rischiano la chiusura".
Coldiretti continua a chiedere interventi tempestivi e strutturati per difendere un comparto strategico del Made in Italy, sia dal punto di vista produttivo che occupazionale.
I numeri della Regione: abbattimenti e fondi
Durante l'incontro l’assessore Beduschi ha illustrato i dati della strategia lombarda: oltre 16.000 analisi di laboratorio, circa 10.000 ispezioni e più di 56.000 cinghiali abbattuti tra il 2021 e il 2024, con riduzioni della densità fino al 90% in alcune aree.
Regione Lombardia ha stanziato complessivamente oltre 40 milioni di euro: 5,5 per gli abbattimenti, 25 per indennizzi diretti agli allevatori, 3 per il contenimento della fauna selvatica e 6,8 per il rafforzamento della biosicurezza.
Secondo Beduschi, l’inverno ha rappresentato un momento chiave per consolidare le misure di prevenzione: chiusura delle barriere autostradali, rimozione delle carcasse infette e utilizzo dei cani molecolari.
"Ora è il momento di fare squadra – ha concluso –. Solo con un fronte compatto potremo chiedere a settembre una revisione delle restrizioni che, oggi, mettono in ginocchio molte aziende nelle province di Pavia, Milano e Lodi".
