Sanità

Procedure di ablazione transcatetere, al San Matteo settimana di training con simulatore David

Il Policlinico è tra le prime strutture italiane in cui viene introdotta questa nuova tecnologia.

Procedure di ablazione transcatetere, al San Matteo settimana di training con simulatore David
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Al San Matteo settimana di training di procedure di ablazione transcatetere con simulatore DAVID.

Procedure di ablazione transcatetere

La scorsa settimana nella sala di Elettrofisiologia della UOC Cardiologia del Policlinico San Matteo si sono svolte alcune sessioni di training di procedure di ablazione transcatetere con l'utilizzo di un innovativo sistema di simulazione (DAVID).

Il San Matteo è tra le prime strutture italiane in cui viene introdotta questa nuova tecnologia.

Cos'è David

David è un manichino dotato di un cuore di silicone e di accessi vascolari "venosi" e "arteriosi" che permettono l'introduzione dei cateteri, abitualmente utilizzati per il trattamento delle aritmie, nelle camere cardiache.

Il simulatore è collegato alle apparecchiature della sala di elettrofisiologia come la fluoroscopia, che visualizza il movimento dei cateteri con l'uso dei raggi X, e il sistema di mappaggio non fluoroscopico, che controlla il movimento dei cateteri con l'utilizzo di un campo magnetico.

In questo modo è stato possibile simulare delle procedure sia diagnostiche che terapeutiche, assolutamente identiche a quelle che si svolgono sui pazienti "veri".

Le sessioni di training

Per tutta la settimana i medici in formazione specialistica della Scuola di Cardiologia dell’Università di Pavia, oltre alla normale attività clinica, si sono esercitati in sala di Elettrofisiologia per quello che sarà, con ogni probabilità, nel prossimo futuro, il loro lavoro quotidiano.

Le sessioni di training, coordinate ed organizzate dal Dr. Roberto Rordorf, Responsabile di Aritmologica e Elettrofisiologia del San Matteo, sono state svolte, in qualità di docente, dal Dr. Antonio Sanzo, cardiologo dell'equipe di Elettrofisiologia.

“Il fatto che il laboratorio del San Matteo sia stato scelto tra i primi in Italia dove introdurre questa nuova tecnologia è sicuramente un bel riconoscimento del nostro ruolo come centro di riferimento nazionale per il trattamento interventistico delle aritmie cardiache – ha commentato il Dr. Roberto Rordorf, Responsabile di Aritmologica e Elettrofisiologia del San Matteo -. Ringrazio il Dr. Luigi Oltrona Visconti, Direttore della UOC Cardiologia, e la Prof.ssa Silvia Priori, Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare dell'Università, per aver supportato questa iniziativa”.

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