A PAVIA

Policlinico San Matteo, eseguito il primo impianto del sistema di defibrillazione extravascolare

L'equipe medica che ha eseguito il primo impianto su un paziente di 57 anni affetto da Sindrome di Brugada

Policlinico San Matteo, eseguito il primo impianto del sistema di defibrillazione extravascolare
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La Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia è uno delle poche strutture in tutta Italia ed i Europa ad ad utilizzare il sistema di defibrillazione extravascolare (EV-ICD): una tecnologia di ultima generazione.

Policlinico San Matteo di Pavia

Nei giorni scorsi è stato eseguito il primo impianto del sistema di defibrillazione extravascolare all'interno della struttura. Ad eseguire l'impianto sono stati i cardiologi del Laboratorio di Elettrofisiologia ed Aritmologia.

Il tutto reso possibile anche dalla collaborazione con i cardiochirurghi della SC Cardiochirurgia 1, diretta da Stefano Pelenghi, e dei cardioanestesisti della SC Terapia intensiva Cardiopolmonare, diretta da Mirko Belliato.

I cardiologi hanno eseguito l'impianto su un paziente di 57 anni, affetto da Sindrome di Brugada, una patologia che comporta il rischio di arresto cardiaco. Il paziente sta bene ed è già stato dimesso.

Equipe che ha realizzato l' impianto

L'equipe specializzata che ha realizzato questo primo impianto era composta dal dottor Rordorf, Alessandro Vicentini (cardiologo), Laura Cavallotti (cardiochirurga), Fiorenza Fava (cardioanestesista). L'equipe infermieristica invece era composta da: Cristina Frattini, Paola Muzio e Daniele Coluccia.

Equipe

"Grazie al posizionamento di un catetere sotto lo sterno, esternamente al cuore, il defibrillatore extravascolare permette di sentire, in maniera fine, l'attività elettrica cardiaca senza dover ricorrere al posizionamento di cateteri all'interno del cuore, riducendo così il rischio di infezioni e di potenziali complicanze vascolari. "commenta Leonardo De Lucadirettore SC Cardiologia 1.

"L’innovazione di questa tecnologia consente all’elettrodo di sentire direttamente l’attività cardiaca e di stimolare il cuore per interrompere le aritmie, utilizzando impulsi a bassa energia che possono evitare lo shock al paziente - spiega Roberto Rordorfresponsabile dell’Unità Semplice di Elettrofisiologia ed Aritmologia -.

"L'arresto cardiaco è una delle principali cause di mortalità nel mondo occidentale e può essere prevenuto in maniera altamente efficace con l'utilizzo dei defibrillatori impiantabili. Il defibrillatore extravascolare si aggiunge alle più moderne tecnologie a disposizione dell'Unità di Aritmologia della Cardiologia di Pavia nel trattamento dei pazienti a rischio di morte improvvisa."

Commenti
Giacomo Ercoli

Sono orgoglioso di aver tenuto in braccio Fiorenza quand'era piccola e ricciolina .Giacomo Ercoli

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