Da un fondo del Servizio Sanitario Nazionale

Peste Suina, primi indennizzi per gli allevatori: stanziati 13,5 milioni per i capi abbattuti

Iniziate anche le operazioni di macellazione dei capi bloccati negli allevamenti pavesi a causa delle misure imposte dall'Europa

Peste Suina, primi indennizzi per gli allevatori: stanziati 13,5 milioni per i capi abbattuti
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Stanziati i primi indennizzi per gli allevatori costretti ad abbattere i loro animali a causa della Peste Suina Africana: ad annunciarlo è stato l'assessore regionale all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi.

Peste Suina, indennizzi per gli allevatori

L'assessore regionale all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, è intervenuto ieri, martedì 7 novembre 2023, in Consiglio regionale per rispondere a un'interrogazione riguardante gli indennizzi per gli allevatori colpiti dalla Peste Suina Africana, presentata da alcuni consiglieri di opposizione.

Nessun nuovo focolaio

Beduschi ha sottolineato come l'emergenza nazionale che ha colpito la Lombardia sia stata strumentalizzata da alcuni soggetti politici per scopi elettorali, creando allarmismo ingiustificato tra gli allevatori. Recentemente, alcune voci avevano parlato di "9 nuovi focolai" nell'ultima settimana, una comunicazione falsa e grave, secondo Beduschi, che ha messo in allarme il settore.

Indennizzi per gli allevatori

L'assessore ha chiarito che gli indennizzi per gli allevatori i cui capi sono stati abbattuti a causa della presenza di un focolaio o per misure preventive sono garantiti, ammontando a circa 13,5 milioni di euro provenienti da un fondo del Servizio Sanitario Nazionale. Questi indennizzi saranno corrisposti previa richiesta delle aziende entro 60 giorni, a condizione che l'allevamento abbia rispettato tutte le disposizioni vigenti in materia di biosicurezza.

Nel frattempo, ha ricordato Beduschi, Regione Lombardia sta condividendo con il Governo il dossier con la richiesta di adeguamento delle misure restrittive in provincia di Pavia, che sarà portato al vaglio delle istituzioni europee il prossimo 17 novembre 2023. La richiesta della Lombardia è motivata dalla stabilizzazione della situazione in provincia di Pavia, dove l'ultimo focolaio si è verificato ormai lo scorso 28 settembre.

Iniziate le macellazioni

Nel frattempo, sono iniziate le operazioni di macellazione dei capi bloccati negli allevamenti pavesi a causa delle misure imposte dall'Europa. Beduschi ha anche menzionato la prossima pubblicazione di un bando per le recinzioni, sottolineando l'importanza del rispetto delle norme di comportamento negli allevamenti, al fine di garantire l'efficacia delle misure preventive e proteggere il lavoro di tutti gli altri allevatori.

Beduschi ha concluso sottolineando che la battaglia contro la Peste Suina Africana sarà lunga e difficile, ma la Regione Lombardia sta affrontando l'emergenza con massimo impegno. Ha invitato a evitare facili strumentalizzazioni e a comprendere i tempi e le regole delle istituzioni, sottolineando che nessuno ha la bacchetta magica, neanche i politici dell'opposizione.

"Tutti sanno - ha dichiarato - che quella contro la PSA sarà una battaglia molto lunga e che la Regione la sta affrontando pancia a terra. Lo sanno perfettamente anche i consiglieri del PD che conoscono le regole e i tempi delle istituzioni e che invece continuano a illudere il mondo agricolo. Governi e Regioni non funzionano come un bancomat e nessuno ha la bacchetta magica, nemmeno loro".

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