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Peste suina: in una lettera al Governo Regione chiede supporto a livello nazionale

Richiesto in particolar modo supporto alle attività di controllo, nella sorveglianza attiva e nella ricerca delle carcasse soprattutto nelle zone di restrizione II e I della provincia di Pavia

Peste suina: in una lettera al Governo Regione chiede supporto a livello nazionale
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Peste Suina, assessore Beduschi: "In Consiglio Regionale prevale il buon senso per sforzo comune. Giunta al lavoro per nuove risorse a province con più allevamenti". In una lettera indirizzata al Governo, Regione chiede supporto a livello nazionale.

Peste Suina Africana

L'assessore regionale all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, interviene nel dibattito sulla PSA-Peste Suina Africana, al centro di una mozione votata all'unanimità oggi, martedì 4 luglio 2023, dal Consiglio regionale.

"Oggi l'intero Consiglio regionale - ha detto l'assessore Beduschi - ha dato prova di maturità, condividendo il tema della Peste Suina Africana in maniera costruttiva e anteponendo le proposte alle polemiche di parte, svestendosi delle appartenenze per far prevalere la difesa degli allevamenti lombardi, quindi della nostra storia e della nostra identità".

Bando recinzioni

Nel ribadire la centralità della filiera suinicola lombarda, con oltre 4,5 milioni di capi in più di 2700 aziende e 1,2 miliardi di euro di valore economico, l'assessore Beduschi annuncia che, oltre al bando da 2,2 milioni di euro attivato oggi per l'acquisto di recinzioni di protezione dai cinghiali, vettori del virus, la Giunta è al lavoro per reperire ulteriori risorse da concentrare soprattutto nelle province di Brescia, Cremona e Mantova, oggi immuni dal contagio ma nelle quali si concentra la maggioranza degli allevamenti.

Una lettera al Governo

"Inoltre oggi - conclude l'assessore Beduschi - assieme all'assessore al Welfare Guido Bertolaso, che ringrazio per aver ribadito in aula tutti gli sforzi messi in campo dalla Regione su questa partita cruciale, abbiamo inviato una lettera ai Ministri Lollobrigida e Schillaci per richiedere, tra l'altro, che a livello nazionale possa essere garantito anche, da parte delle Forze Armate, un importante supporto alle attività di controllo della PSA, in particolare nelle attività di sorveglianza attiva e ricerca delle carcasse e prevalentemente nelle zone di restrizione II e I in provincia di Pavia".

I rinvenimenti in provincia

La minaccia della Peste Suina Africana si fa sempre più pressante in Lombardia ed in provincia di Pavia suscitando crescente preoccupazione. Fino ad ora sono due i casi accertati nell'Oltrepò Pavese.

Il primo ritrovamento risale 16 giugno scorso a Torre Bagnaria. Un'altra carcassa di cinghiale positiva al virus è stata invece trovata qualche giorno dopo nel territorio di Ponte Nizza, in Valle Staffora.

Bando recinzioni

Oggi, martedì ha inoltre aperto il bando regionale dedicato a interventi di biosicurezza per gli allevamenti di suini.

“Un provvedimento – commenta Alessandro Beduschi – con cui finanzieremo l’acquisto di recinzioni come opera di prevenzione contro l’insorgenza della malattia, trasmissibile dalla fauna selvatica e in particolare dai cinghiali, che sta diffondendosi in diverse regioni italiane e che ha fatto registrare i primi casi ‘lombardi’ in provincia di Pavia”.

Sono beneficiarie del bando le micro, piccole e medie imprese attive dedite all’allevamento di suini, le cui domande saranno selezionate in base a tre fasce di priorità che comprendono: gli allevamenti ricadenti nelle Zone di restrizione I e II, in provincia di Pavia; quelli definiti a ‘rischio alto e medio-alto’ di trasmissione del virus (secondo elenco elaborato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna) e, infine, nei Comuni situati al confine con Piemonte ed Emilia-Romagna.

“Gli interventi finanziati con il bando – prosegue Alessandro Beduschi – consisteranno nella realizzazione di recinzioni fisse ‘a prova di bestiame’ per rafforzare le misure di biosicurezza degli allevamenti di suini, al fine di limitare la trasmissione del virus della PSA riducendo il rischio di intrusione di cinghiali selvatici”.

L’investimento ammesso dovrà avere un costo complessivo minimo di 3.000 euro e massimo 30.000 euro per ciascun codice di allevamento suini attivo, con spesa massima per singolo beneficiario pari a 100.000 euro, comprensivi di forniture, posa in opera e costi di progettazione, che non dovranno superare il 5% della spesa ammessa. L’agevolazione verrà assegnata sottoforma di sovvenzione diretta a fondo perduto, pari al 65% del costo ammissibile e le domande potranno essere presentate entro il 4 settembre 2023.

“Il bando – conclude l’assessore Beduschi – è un’opportunità da cogliere per i nostri allevatori e si inserisce in un’ampia strategia introdotta per evitare il dilagarsi del virus nella pianura padana. Abbiamo intenzione di reperire altre risorse per continuare l’opera, ma nel frattempo lavoriamo in stretto coordinamento con il Commissario del Governo, Vincenzo Caputo, e con tutte le parti in causa per un’emergenza che è all’attenzione nazionale viste le sempre più numerose regioni colpite, ma che in Lombardia, cuore della filiera suinicola italiana, dobbiamo continuare a seguire con la massima priorità”.

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