Peronospora e maltempo dimezzano la vendemmia in Oltrepò Pavese
Una delle peggiori annate per la viticoltura nell’Oltrepò Pavese
Oltrepò Pavese: la Peronospora devasta la vendemmia, dimezzata la produzione. Una delle peggiori annate per la viticultura oltrepadana.
Vendemmia Oltrepò dimezzata dalla Peronospora
Una delle peggiori annate per la viticoltura nell’Oltrepò Pavese. La vendemmia, che tradizionalmente rappresenta un momento di festa e raccolto, quest'anno è drammaticamente segnata da una riduzione della produzione di uva senza precedenti. Le stime parlano di una perdita che oscilla tra i 300 e i 400mila quintali, con alcune aree che potrebbero vedere una diminuzione fino al 50% della produzione, o addirittura oltre.
Le piogge incessanti
La causa principale di questo disastro è attribuita a due malattie fungine, la peronospora e l'oidio, che hanno colpito violentemente i vigneti. Queste infezioni, causate da funghi già presenti nei terreni, sono state amplificate dalle condizioni meteorologiche particolarmente avverse. Le piogge incessanti dei primi mesi dell'anno, simili a un monsonico diluvio, hanno creato l'ambiente ideale per la diffusione delle spore, che si sono propagate in maniera esplosiva a causa dell'elevata umidità nel suolo.
Inefficaci i trattamenti antifungini
Le precipitazioni abbondanti hanno anche reso inefficaci molti dei tradizionali trattamenti antifungini, complicando ulteriormente la lotta contro queste malattie. Nei terreni biologici, dove si utilizzano prodotti naturali a base di rame e zolfo, l'acqua ha reso questi trattamenti ancor meno duraturi, trascinandoli via rapidamente.
Nessuna copertura assicurativa
Particolarmente colpiti i vigneti di uva rossa, in particolare nella coltivazione della croatina, vitigno principale della bonarda. Le difficoltà sono aggravate dal fatto che i danni causati da peronospora e oidio non sono coperti dalle assicurazioni, poiché vengono considerati malattie piuttosto che avversità atmosferiche. Pertanto, le compagnie di assicurazione ritengono che queste infezioni possano essere prevenute tramite trattamenti adeguati.
Tuttavia, la straordinarietà delle condizioni climatiche di quest'anno ha reso questa prevenzione particolarmente complessa. Rispetto agli anni precedenti, in cui erano necessari circa sette trattamenti per vigneto, quest'anno la situazione ha richiesto un raddoppio degli interventi, che non sempre sono stati tempestivi a causa del maltempo.
I viticoltori locali, sostenuti dalle istituzioni, stanno chiedendo misure straordinarie per affrontare questa crisi. Ma al momento, non vi sono state risposte ufficiali da Regione Lombardia.