Pagina nera della storia

Pavia ricorda e omaggia le vittime dei tragici bombardamenti del 1944

Il sindaco Lissia: "Abbiamo riflettuto su quanto sia assurdo che ancora oggi altre città vengano bombardate nel mondo e altri popoli martoriati"

Pavia ricorda e omaggia le vittime dei tragici bombardamenti del 1944
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Pavia celebra il ricordo: nella mattinata del 7 settembre 2024, le istituzioni cittadine hanno omaggiato le vittime civili dei bombardamenti di 80 anni fa, nel settembre del 1944. In cinque attacchi, nelle giornate del 4, 5, 12, 19 e 26 settembre, gli aerei delle forze alleate sganciarono centinaia di bombe per distruggere i tre ponti della città.

L'omaggio delle istituzioni

Pavia ricorda i bombardamenti del 1944: la tragedia delle vittime

La cerimonia si è svolta in Borgo Ticino, la zona più colpita, dove si trova la stele che ricorda i morti di quei giorni. Il sindaco Michele Lissia, dopo aver deposto una corona d'alloro a memoria delle vittime, ha sottolineato il significato di questo anniversario, in un momento storico come l'attuale "dove purtroppo si registrano ancora morti tra i civili per i bombardamenti, come avviene in Ucraina e in Palestina".

Ha portato il suo saluto anche l'ex sindaco Rodolfo Jannaccone Pazzi, sotto la cui Amministrazione nel 1994 venne inaugurata la stele presente in Borgo vicino al Ponte Coperto. I parroci di Borgo Ticino, San Michele e San Teodoro, don Giulio Lunati, don Carluccio Rossetti e don Gianluigi Corti, le tre comunità che vennero più colpite dalle bombe, hanno guidato la preghiera e la benedizione della stele. La cerimonia si è conclusa, dopo il silenzio fuori ordinanza in memoria dei morti, con il suono della sirena antiaerea e quello delle campane delle tre chiese.

L'omaggio del sindaco

Il primo cittadino ha scritto sui propri social:

"80 anni fa Pavia veniva bombardata e il Ponte coperto distrutto. Tante le vittime civili e i feriti. Lo abbiamo ricordato questa mattina in Borgo Ticino, insieme con le associazioni remiere e due custodi delle tradizioni e dei ricordi della vita sul fiume: Pier Vittorio Chierico e Antonio Maggi. Abbiamo riflettuto su quanto sia assurdo che ancora oggi altre città vengano bombardate nel mondo e altri popoli martoriati. È stata una cerimonia bella e toccante, capace di unire più generazioni nel segno della rinascita e della speranza. E per me è stata un’emozione in più quella di poter condividere la celebrazione col mio “maestro” Rodolfo Jannacone Pazzi, Sindaco di Pavia nel 1994 quando inaugurò il monumento ai caduti in Borgo."

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