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Pavia protagonista a Bellitalia su Rai3: una puntata dedicata all’Università e ai luoghi simbolo della città

Un viaggio tra storia, scienza e cammini sostenibili: la trasmissione andrà in onda il 6 dicembre

Pavia protagonista a Bellitalia su Rai3: una puntata dedicata all’Università e ai luoghi simbolo della città

Una troupe di Bellitalia ha visitato l’Università di Pavia per una puntata dedicata alla storia, agli spazi accademici e ai tesori della città, inclusi i Cammini e gli Arazzi della Battaglia. La trasmissione andrà in onda il prossimo 6 dicembre (foto di copertina: il Rettore dell’Università di Pavia, Alessandro Reali).

L’università di Pavia a Bellitalia

Ieri, lunedì 24 novembre 2025, l’Università di Pavia ha aperto le sue porte alla troupe di Bellitalia, la trasmissione di RAI 3 condotta da Emilia Rettura e dedicata alla valorizzazione dei paesaggi culturali e dei tesori artistici italiani. La puntata, che sarà interamente incentrata sull’Ateneo e sugli spazi che ne plasmano l’identità e la storia, andrà in onda il 6 dicembre 2025 alle ore 13:25. L’obiettivo è stato quello di raccontare la vitalità accademica e il legame profondo con il territorio.

Come riportato in un comunicato stampa, la complessa tabella di marcia che ha guidato la redazione attraverso i luoghi più emblematici è stata curata grazie al coordinamento della  ricercatrice Claudia Lupi (DSTA) e di Daniela Boggiani (Servizio Comunicazione), entrambe referenti dell’OSA – Office for Sustainable Actions, che hanno predisposto il percorso per mostrare il meglio dell’Università e di Pavia.

Il Collegio Ghislieri

Il percorso è iniziato in una delle eccellenze formative della città: il Collegio Ghislieri. Accompagnata dagli alunni Paride Brogiolo e Marianna Lacatena, la troupe ha potuto riprendere gli ambienti storici, dalla biblioteca ai saloni del Rettorato. I giovani hanno anche ricordato la figura illustre di Carlo Goldoni, che fu studente di Legge in queste aule tra il 1723 e il 1725.

Il Collegio Ghislieri

Nel suo intervento, il Rettore Alessandro Maranesi ha sottolineato la rilevanza del Collegio, fondato nel 1567 da Papa Pio V, e oggi ente laico sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, che continua a forgiare figure di spicco nel panorama italiano.

L’incontro con il Rettore Reali

La visita è proseguita negli uffici storici del Magnifico Rettore dell’Università, Alessandro Reali. Nel suo studio, caratterizzato da eleganti mobili stile impero e stucchi neoclassici, il Rettore ha ripercorso la storia secolare dell’Università di Pavia, una delle più antiche d’Europa. Ha inoltre messo in luce il ruolo attuale dell’Ateneo, le sue ambizioni internazionali e i legami inscindibili con il tessuto urbano.

“Accogliere la troupe di Bell’Italia è per noi un onore e un’occasione preziosa per raccontare a un pubblico nazionale la ricchezza del nostro Ateneo, la sua storia e il suo impegno quotidiano nella formazione e nella ricerca. L’Università di Pavia è profondamente legata alla città e al suo territorio: un rapporto che continua a generare valore culturale, scientifico e umano”.

La troupe negli uffici storici del Magnifico Rettore dell’Università, Alessandro Reali

L’Aula Scarpa

Un momento clou del percorso è stato dedicato all’Aula Scarpa, l’antico Teatro Anatomico dell’Università. Questo capolavoro architettonico è celebre per il suo particolare soffitto “a ombrello” e per la decorazione sulla cupola che celebra la medicina e la chirurgia del Settecento. Jessica Maffei, del servizio comunicazione del Museo Kosmos, ha illustrato come la sala fosse il luogo delle lezioni dei grandi maestri, tra cui Antonio Sc

arpa, sottolineando l’equilibrio tra rigore scientifico e sontuosa estetica dell’epoca.

La città di Pavia e i cammini sostenibili

La prospettiva si è poi allargata all’intera città. Con il simbolo del Ponte Coperto sullo sfondo, la vicesindaca Alice Moggi ha descritto le peculiarità di Pavia, concentrandosi sui suoi dodici cammini culturali e religiosi, tra cui la celebre Via Francigena. L’amministrazione punta su un turismo lento e sostenibile, valorizzando i percorsi tra storia e natura.

“È fondamentale far conoscere e offrire questa opportunità a tutti” ha sottolineato Moggi. “I nostri cammini non sono semplici itinerari da percorrere, ma occasioni per riscoprire il territorio e valorizzare la nostra identità culturale”.

Questo impegno si concretizza in progetti come “Passi Connessi”, realizzato in collaborazione con l’Università per rafforzare la tutela del patrimonio locale.

“Passi Connessi”

Un focus specifico è stato quindi dato proprio al progetto di volontariato internazionale “Passi Connessi”. Spiegato da Claudia Lupi, l’iniziativa – coordinata da DICAr (Marco Morandotti ed Elisabetta Doria), Babele ODV e il Parco del Ticino – unisce ricerca, digitalizzazione del territorio e collaborazioni accademiche internazionali. Ideato da OSA e CSV Lombardia sud ETS, il progetto offre ai giovani italiani e stranieri esperienze formative di alto valore sul campo.

Gli Arazzi e la Battaglia di Pavia

La giornata si è conclusa con una tappa di grande valore storico-artistico: la visita agli Arazzi della Battaglia di Pavia. Accolta dalla direttrice dei Musei Civici, Laura Aldovini, la troupe ha esplorato questi capolavori tessili che narrano l’evento cruciale per la storia europea, focalizzandosi sul Rinascimento pavese e sulle vicende di Francesco I di Francia.

A impreziosire la narrazione, Nicola Ardenghi, curatore dell’Orto Botanico dell’Università, ha guidato Emilia Rettura nell’analisi dei dettagli botanici raffigurati negli arazzi, creando un suggestivo incontro tra arte, storia e scienza naturale del XVI secolo.