Pavia: corsi Lgbtq+ contro la discriminazione di genere nelle scuole, è polemica nel centrodestra
Dopo le polemiche l'assessora che ha proposto il progetto si è dimessa lasciando la decisione sul corso nelle mani del sindaco.
Sindaco della Lega promuove un laboratorio Lgbtq+ e corsi contro la discriminazione di genere a scuola. A Pavia il progetto “Far bene per stare bene” che prevede un laboratorio, rivolto alle scuole primarie e secondarie, sul tema della discriminazione, dell’alfabetizzazione Lgbtq+ e della parità di genere, rischia di creare una spaccatura nel centrodestra.
Il progetto "Far bene per stare bene"
A Pavia, l'assessore alle pari opportunità di Forza Italia Barbara Longo, ha dato vita al progetto "Far bene per stare bene" che prevede un laboratorio nelle scuole primarie e secondarie. Il corsa contrasta le discriminazioni riguardanti la comunità Lgbtq+ e la parità di genere.
Sembrerebbe una semplice iniziativa che concerne le pari opportunità ma nel centrodestra è scoppiata la polemica e ad affrontarla sarà il sindaco della Lega Fabrizio Fracassi che ancora non si è espresso. A lottare in prima linea contro questa iniziativa sono i consiglieri di Fratelli d'Italia, partito che si è esposto spesso contro iniziative riguardanti la comunità Lgbtq+.
Le lamentele dei consiglieri di Fratelli d'Italia
Il partito governa la città insieme a Lega e Forza Italia. I rappresentanti pavesi del partito capitanato dalla Meloni hanno espresso grande perplessità e distanza in un comunicato che recita:
"Riteniamo che questo genere di politiche non appartengano e non apparterranno mai ad amministrazioni di centrodestra, ancor più se sostenute da Fratelli d’Italia che, anche in ragione del larghissimo mandato popolare ricevuto, non può esimersi dal ribadire e perpetuare l’importanza dei propri valori fondanti a qualsiasi livello di governo".
I consiglieri hanno quindi dichiarato che questa iniziativa non appartiene alla loro politica definendola un progetto delle sinistre e invitano chi l'ha proposta a cambiare schieramento in quanto certamente non è una proposta aderente ad un partito di centrodestra. Dopo le polemiche, l'assessora Longo ha deciso di dimettersi e ora è tutto nelle mani del sindaco.