Ricerca e sanità

Pavia centro all'avanguardia nel trattamento del Parkinson attraverso la Deep Brain Stimulation

Il team di Fondazione Mondino e Policlinico San Matteo esegue l’impianto chirurgico di sistemi di stimolazione cerebrale profonda di ultima generazione, in grado di migliorare la qualità di vita dei pazienti

Pavia centro all'avanguardia nel trattamento del Parkinson attraverso la Deep Brain Stimulation
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A Pavia un centro all'avanguardia per la Deep Brain Stimulation che consente di migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da Parkinson.

La Deep Brain Stimulation (DBS)

Pavia si candida a diventare uno dei più importanti poli sanitari per l’impianto di sistemi di Deep Brain Stimulation (stimolazione cerebrale profonda) di ultima generazione per il trattamento della malattia di Parkinson. Per Fondazione Mondino si tratta di valorizzare l’esperienza ventennale di partnership con l’Istituto Galeazzi di Milano, conclusasi nel dicembre 2022 con oltre 400 impianti DBS al suo attivo.

Da marzo 2023 un team congiunto di neurologi e neurochirurghi di Fondazione Mondino IRCCS e IRCCS Policlinico San Matteo esegue gli interventi chirurgici nel quadro delle attività previste dal Dipartimento Interaziendale, oggi in fase di realizzazione, nell’ottica di consolidare la storica collaborazione tra le due strutture e rendere sempre più efficace i processi di cura. Si prevede di arrivare a eseguire circa 40-45 nuovi impianti di DBS all’anno, obiettivo che rende il nuovo hub di Pavia il primo in Italia per numero di interventi.

Il team di lavoro

I candidati all'intervento, selezionati tra i pazienti del Mondino, vengono inviati presso la Neurochirurgia del San Matteo diretta dal Dottor Giannantonio Spena, dove vengono sottoposti alla procedura chirurgica. Il team operativo della Sala DBS “Mondino/San Matteo” è composto dalla Dottoressa Patrizia Pisano della NCH del San Matteo, dal Dottor Domenico Servello (già Responsabile della NCH Funzionale presso l’Istituto Galeazzi) e dal Dottor Claudio Pacchetti, attuale Coordinatore del Centro Parkinson del Mondino.

Il paziente operato viene subito trasferito al Mondino presso la SC Parkinson e Disordini del Movimento, diretto dalla Dottoressa Roberta Zangaglia.

300mila malati in Italia

Il Parkinson è una malattia molto diffusa che colpisce un grande numero persone anche sotto i 60 anni di età, tra cui giovani con meno di 50 anni. In Italia i malati di Parkinson sono attualmente oltre 300.000, dei quali circa 4.000 nella sola provincia di Pavia.

Sono oltre 2.500 i pazienti con sindromi parkinsoniane seguiti ogni anno ambulatorialmente alla Fondazione Mondino, residenti in Lombardia e nelle regioni limitrofe, e sono oltre 300 i pazienti ricoverati annualmente nel reparto dedicato alle fasi avanzate per le cure ad alto contenuto tecnologico.

I farmaci dopaminergici disponibili consentono di contrastare efficacemente e per lunghi periodi i sintomi motori, il tremore, la rigidità muscolare e il rallentamento motorio, migliorando notevolmente la qualità della vita delle persone. Nelle fasi più complicate della malattia, quando il paziente ricorre a più di 4-5 dosi al giorno di levodopa, la terapia farmacologica non è più sufficiente ed è necessario ricorrere a terapie più avanzate: è quello il momento della DBS.

“Ritardare troppo la chirurgia non va bene, la DBS deve essere proposta dal neurologo al momento giusto e le informazioni che il paziente deve ricevere sui rischi e sui benefici della procedura devono essere equilibrate e date da un neurologo esperto - spiega il dottor Claudio Pacchetti, Coordinatore del Centro Parkinson del Mondino - Considerando i dati che abbiamo a disposizione, l’auspicio è che sempre più pazienti possano avere l’opportunità di accedere a questa terapia nei tanti Centri DBS attivi in Italia”.

Il trattamento

Il trattamento consiste nell’impianto di un neurostimolatore, che eroga una corrente elettrica e attraverso dei sottili elettrodi posizionati nei nuclei profondi del cervello, il subtalamo o il globo pallido, genera impulsi capaci di ‘liberare’ la corteccia cerebrale motoria, migliorando i sintomi della malattia, le abilità e la qualità di vita delle persone.

“Realizzare un Centro DBS rappresenta una grande opportunità per il territorio che va a tutto vantaggio dei pazienti: in termini di assistenza, continuità delle cure e gestione da parte dei familiari” commenta la dottoressa Patrizia Pisano neurochirurga del San Matteo.

“Si tratta di una chirurgia molto moderna e di una patologia che il Policlinico non aveva mai trattato. Da marzo, dopo un importante lavoro di rimodernamento delle nostre sale operatorie, con la preziosa supervisione del dottor Servello, sono stati eseguiti 15 interventi, tutti con ottimi risultati” conclude il dottor Giannantonio Spena, direttore della SC Neurochirurgia del Policlinico San Matteo.

La sinergia tra Fondazione Mondino e Policlinico San Matteo posiziona Pavia come un polo strategico nel trattamento del Parkinson attraverso la DBS, in grado di offrire soluzioni sempre più avanzate ai pazienti in tutto il territorio nazionale.

Commenti
Cinzia Ceccanti

Buonasera, Anche io sono affetta da distonia idiopatica di torsione , dovuta ad un trauma alla nascita.,esplosa all'età di 12 anni, attualmente ne ho 48. Anche a me è stato consigliato l'intervento di DBS. Oltre al Parkinson ne possono trarre beneficio anche i malati di distonia. Anche nel vostro ospedale possono essere trattati? Grazie

Erica

Quali sono i requisiti per essere idonei all impianto?

Marfy

Attualmente curo il Parkinson con la duodopa ,ho 72 anni potrei essere un candidato per la DBS ?

Giuseppina Capone

Sono affetta da parkinson da circa 4 anni, trattato con Jumex 10g al giorno. Vorrei sapere se per il mio caso si può fare l'intervento di DBS. Grazie

Salvatore

Oltre al parkinson con la stessa tecnica si può trattare la distonia cervicale ? Grazie

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