Pavia, boom di richieste: i collegi tornano al centro della vita accademica
Cresce l’interesse tra studentesse e aspiranti medici, attratti da una comunità che unisce studio, cultura e inclusione

L’Università di Pavia si conferma un polo d’eccellenza per la formazione universitaria, grazie a un modello unico in Italia: la rete dei Collegi universitari gestiti da EDiSU, l’Ente per il Diritto allo Studio Universitario. Un sistema che unisce ospitalità, formazione, comunità e servizi integrati, rendendo Pavia una vera e propria città campus.
I dati relativi alle domande di ammissione ai Collegi EDiSU per l’anno accademico 2025/2026 parlano chiaro: l’interesse è in costante crescita, con numeri da record che testimoniano la forza e l’attrattività del modello pavese.
Numeri da record
Il 5 agosto 2025 si sono chiuse le richieste di ammissione ai Collegi EDiSU: le domande ricevute sono state 1.343, con un incremento del 13,9% rispetto all’anno precedente.
Negli ultimi cinque anni, le richieste si sono mantenute attorno a una media di 1.300, mentre nell’arco di dieci anni sono quasi triplicate. Un risultato che premia la qualità dell’organizzazione, l’efficienza del sistema e la capacità di attrarre studenti non residenti, italiani e stranieri.
"Un risultato – spiega il professor Francesco Rigano, Presidente EDiSU – che è un riconoscimento del gran lavoro di tutto EDiSU. I collegi, quali luoghi di formazione e crescita, davvero rappresentano la vocazione dell'Università di Pavia."
Tra i dati più significativi:
- 753 domande da studentesse, con un incremento del 21,4% rispetto al 2024
- 656 domande da studenti italiani (+19,5%)
- 687 domande da studenti stranieri (+9%)
- 516 domande per corsi scientifico-tecnologici, di cui 235 da studentesse
Medicina e Chirurgia
La recente classifica del Censis ha confermato il primato nazionale dell’Ateneo pavese per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia, giudicato il migliore d’Italia.
Con l’introduzione del semestre filtro, cresce anche l’interesse per questo percorso: le domande ai Collegi EDiSU da parte di aspiranti studenti di medicina sono salite a 172, rispetto alle 112 dell’anno precedente.
"Gli studenti a Pavia vivono in una autentica comunità di apprendimento e formazione umana – spiega il Rettore dell’Università di Pavia Francesco Svelto –. L’interesse sempre crescente per il sistema collegiale è quindi il risultato della accelerazione data in questi anni alla identificazione della città come campus universitario allargato. Nel giro di pochi anni verranno inoltre rinnovate diverse strutture collegiali e sarà realizzato un nuovo collegio in pieno centro. Ci sono le condizioni ideali per favorire l'incontro tra giovani ed innovazione."
Investimenti e nuove strutture
L’EDiSU gestisce 12 Collegi universitari: 11 a Pavia e uno a Cremona. L’offerta di ospitalità è in espansione grazie a importanti investimenti: acquisizione del Collegio Don Bosco (95 posti) con fondi PNRR, cofinanziamenti per la ristrutturazione dell’ala nord dell’ex edificio Mondino (oltre 100 posti) e per la riqualificazione del Collegio Castiglioni Brugnatelli (+18 posti), ultimazione lavori al Collegio Spallanzani nel 2025. In tutti questi interventi, l’EDiSU ha svolto un ruolo centrale per professionalità e impegno.
I Collegi sono luoghi di formazione integrata, dove si sviluppano progetti e attività che rafforzano il senso di comunità:
- Progetto “L’Università nei Collegi”, ponte tra Ateneo e Collegi pubblici e privati,
- Inclusione: camere domotiche e coordinamento con i servizi universitari,
- Cultura: iniziative proposte dagli studenti e valorizzazione del patrimonio museale (es. Collegio Fratelli Cairoli),
- Sport: impianti dedicati e competizioni intercollegiali con il CUS Pavia,
- Tradizione: la “Caccia al tesoro”, evento simbolo che coinvolge tutta la città.
Un modello unico in Italia
La numerosità delle domande presentate anche quest’anno dimostra che la rete delle Comunità collegiali rappresenta la unicità del modello pavese: una vera Università a vocazione collegiale, dove la formazione culturale e umana si intreccia con l’esperienza di vita condivisa.