"Pavezia": in kayak da Pavia a Venezia, l'avventura di Samuele Li Vigni
Parte per l'avventura
Il sogno di un giovane ragazzo che, abbattuto dalla monotonia post pandemia decide di stravolgere la sua quotidianità con un'avventura mozzafiato.
Samuele Li Vigni, giovane avventuriero originario della città di Pavia, ha deciso di intraprendere una nuova avventura per stimolare mente e corpo e contrastare lo stress causato dalla monotonia post pandemia. Lui, un ragazzo fortemente appassionato, motivato e vivace, si ritrova a non riconoscere più sé stesso. I viaggi solo andata verso meravigliose mete sono ormai un ricordo lontano e la vita quotidiana si trasforma in una prigione di tristezza.
La svolta che capovolge la quotidianità di Samuele
Grazie però all'avvicinamento di un cugino a lui sconosciuto la sua vita prende nuovamente una piega diversa. Alla ricerca di nuovi stimoli decide di partire da Pavia alla volta di Venezia in kayak, un viaggio di circa una settimana. Percorrerà il Fiume Po, navigando ad una velocità di circa 10km/h. Con lui solo una tenda, una canna da pesca e una grande motivazione. Questa incredibile esperienza inizierà il 3 maggio 2024 partendo dal Ponte Coperto di Pavia, nei pressi del Monumento alla Lavandaia.
Le parole di Samuele Li Vigni
Samuele Li Vigni ci scrive raccontandoci la sua storia:
"Una nuova idea mi è entrata in testa e non faccio altro che pensarci. L’'avventura, in un certo senso è già iniziata: Pavia-Venezia in kayak. So solo questo. Tutto inizia qualche mese fa: la monotonia della vita quotidiana mi procura noia e stress. I ricordi degli anni di spensieratezza ormai passati e dei viaggi con biglietti di sola andata mi abbattono emotivamente. Sento la differenza del “Me” prima e dopo la Pandemia.
Mi percepisco da sempre come una persona inarrestabile, positiva e vitale, ma non sono più quello di prima. Cerco nuovi stimoli, desidero incontrare nuove persone, vedere nuovi posti, riaprire la mente e dare ossigeno al cuore. Un giorno accade l’inaspettato: ricevo un messaggio sul mio profilo Instagram dedicato alle avventure outdoor".
"Ciao! Che tipo di esperienze organizzi?"
Mi incuriosisco e decido di capire chi sia il mittente del messaggio. La pagina si chiama Verticale_experience e condivide contenuti molto simili ai miei: arrampicata, alpinismo, trekking e esperienze di gruppo. Curiosando tra post e reel, capisco che la pagina è gestita da un certo Giovanni. Ricordo di avere dei parenti che condividono il suo stesso cognome e noto che tra i nostri follower ci sono conoscenze comuni. Decido di chiamare il nonno e chiedere informazioni.
"Nonno, ma Giovanni S. è nostro parente?"
"Certo, è tuo cugino! È quel folle di cui ti avevo parlato, amante della montagna e della bicicletta. È quello che è andato da Milano a Lecce pedalando! Ti avevo detto che è una persona che avresti dovuto conoscere!"
Sorpreso dalla coincidenza, decido di scrivere a Giovanni:
"Sai che mi sa che siamo cugini? Sono il nipote di Domenico, tu dovresti essere il nipote della zia Rosa?"
Scambiamo qualche messaggio e dopo pochi giorni ci incontriamo in una palestra di arrampicata. Fin da subito, tra noi, c’è intesa. Le nostre idee comuni ci portano ad una collaborazione da cui nasce l’esperienza OUT OFF, nata per permettere a chiunque di entrare in contatto con la montagna e viverla pienamente, dormendo in bivacco e provando ad arrampicare.
Dato il successo di OUT OFF e presi da un’onda di entusiasmo, viviamo un’esplosione di idee. Decidiamo di unire le due realtà nate sui social sotto il nome di Verticale_experience. Gradualmente, prendono forma più progetti tra cui “Milano-Capo Nord”, “Un desiderio da 4000”, “The HUT”; infine: “Journey into unknown” dedicato all’avventura e all’esplorazione dell’ignoto. Gli incontri fortuiti non finiscono qui: nell’autunno del 2023, vengo a sapere che Paolo, un amico di mamma e papà, vuole liberarsi di una vecchia canoa che non usa più.
"Pavezia"
Appena sento la proposta, mi brillano gli occhi e la mente comincia a viaggiare. Fin da subito so che quella barchetta mi permetterà di compiere un’impresa fuori dal comune. Devo solo pensare ai dettagli. Il progetto “Journey into unknown” sposa perfettamente la filosofia di un viaggio esplorativo con la canoa ed è da qui che l’idea assume una fisionomia più chiara: “Pavia-Venezia” in kayak, una settimana di navigazione.
Sarà fattibile? Quanti km di distanza via acqua? Quanti km al giorno potrò percorrere in canoa? Ma soprattutto: Paolo mi ha regalato una canoa o un kayak? Dal giorno della decisione, i giorni volano e la data si avvicina sempre più, l’organizzazione evolve e abbiamo persino un nome per l’avventura: "Pavezia”.
Partirò il 3 maggio alle 15.00 dal Ponte Coperto di Pavia esattamente dal parco “Area Vul”. Ovviamente siete tutti invitati per salutarmi alla partenza ed augurarmi un buon viaggio. Non avendo mai fatto viaggi di questo tipo, sto cercando di raccogliere consigli da amici che hanno già compiuto imprese del genere. Per dormire mi porterò una tenda e per mangiare utilizzerò semplice attrezzatura da campeggio. Con me ci sarà anche l’immancabile canna da pesca con la quale, chissà, potrò procurarmi una cenetta a base di pesce.
Ho calcolato una velocità di circa 10 km/h. Vorrei cercare di percorrere circa 60-70km al giorno, arrivando a Venezia in 6 o 7 giorni. Avventura, ignoto, natura, esplorazione al di là dei nostri limiti, saranno le parole che accompagneranno questo viaggio nell’autentico spirito di Verticale_experience. Se siete curiosi di conoscere la nostra realtà, ci trovate sui social come “Verticale_experience”.