POLEMICA

Palestro, furti e sicurezza: dopo Vercellino prende parola il consigliere Giampaolo Guerra

Il consigliere d'opposizione si schiera con la Protezione Civile

Palestro, furti e sicurezza: dopo Vercellino prende parola il consigliere Giampaolo Guerra
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A seguito dello sfogo pubblico dell’ex coordinatore della Protezione Civile di Palestro, intervenuto sul tema dei numerosi furti che da settimane colpiscono il comune lomellino, situato al confine con la provincia di Vercelli, prende posizione anche la minoranza con il consigliere Giampaolo Guerra.

La dichiarazione della minoranza

A intervenire è il consigliere Giampaolo Guerra, che in risposta alle affermazioni rilasciate dall’ex coordinatore, si schiera con i volontari della Protezione Civile, la Giunta Franzo e la maggioranza “Sostenere Palestro – La Colonna”.

"Che succede a Palestro con la Protezione Civile e i furti continui?

Nulla, non succede proprio nulla: un po' di propaganda mal fatta. La situazione a Palestro è drammatica: da alcuni mesi si lamenta un crescendo di furti sempre più audaci. Lo schema non lascia dubbi sull'unica matrice: si passa dalla casa disabitata dei vicini per fare il colpo, quando si è certi della presenza di un anziano o dell'assenza dei proprietari.

La questione è apparsa su Facebook: un po' di cittadini (che non hanno alcun rapporto con l'opposizione) hanno iniziato una raccolta firme e l'amministrazione ha messo in scena un patetico teatrino. Da una parte, si è inventata questa cosa fuori di far pattugliare la Protezione Civile: anche fosse legale (ma crediamo a Vercellino) sarebbe una sciocchezza inutile. Siamo di fronte ad una forza ben organizzata: sanno dove andare e quando.

Dobbiamo investire in sicurezza, non fare proclami. Servono 50 webcam, collegate WIFI con i privati (nessuno ci direbbe di no) e controllate la notte in una centrale presidiata da volontari: in una settimana, con un investimento ridicolo, il problema sarebbe risolto.

Poi, questa amministrazione ha perso 18.000 euro per non saper rendicontare le spese di una commemorazione, non fa nulla per recuperare i crediti del comune e spende e spande in avvocati. Solo per queste 3 cose si superano i 70.000 euro! Potremo spendere 10.000 euro in sicurezza? Dovremmo!

Interessante poi vedere cosa è successo sulla petizione nata dai Cittadini per denunciare la situazione: a raccolta già iniziata, si è intromesso il Comune con una petizione al limite del ridicolo: scrivono dicendo cosa? Affermano che non c'è personale tra le forze dell'ordine per mancanza di fondi e affermano che il numero dei malfattori è in aumento esponenziale. E, alla fine, devotamente salutano. Questa è la petizione che dovrebbe mantenere uniti (e al sicuro) i Cittadini?"