1,5 milioni di euro

Oltrepò Pavese, dalla Regione fondi per completare le recinzioni contro la Peste Suina

Obiettivo del provvedimento limitare gli spostamenti dei cinghiali dalle zone infette alle aree confinanti e quindi diminuire il rischio di circolazione attiva del virus.

Oltrepò Pavese, dalla Regione fondi per completare le recinzioni contro la Peste Suina
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Peste Suina, Regione Lombardia investe 1,5 milioni di euro per completare la realizzazione delle barriere contro il virus. Moratti: "Sbarramenti utili per contrastare la PSA, posizionati in aree al confine dell'Oltrepò Pavese".

Fondi per completare le recinzioni contro la Peste Suina

Completare la realizzazione di barriere fisiche a protezione dei territori di confine della Lombardia (Oltrepò pavese), per la difesa del territorio dalla diffusione del virus PSA (Peste Suina Africana). È quanto prevede una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti.

Obiettivo del provvedimento limitare gli spostamenti dei cinghiali dalle zone infette alle aree confinanti e quindi diminuire il rischio di circolazione attiva del virus. Regione Lombardia ha stanziato 1,5 milioni di euro.

I primi casi di Peste Suina

Da quando nel gennaio 2022 la 'Peste Suina Africana' (PSA) ha fatto la sua comparsa in Italia, identificata in una carcassa di cinghiale rinvenuta in Piemonte (Ovada, AL), nel nord Italia (Piemonte e Liguria) sono state ritrovate circa altre 200 carcasse di cinghiale infette. La malattia risulta comunque per ora limitata solo al 'mondo' dei selvatici e gli allevamenti risultano ancora indenni. Ad oggi il territorio lombardo, seppure al confine con i territori 'infetti', non è stato ancora coinvolto dalla malattia. Tutto ciò grazie alle azioni che Regione Lombardia ha messo in campo di concerto con il Ministero della Salute, le Regioni confinanti, interessate dalla malattia e il coordinamento del Commissario Straordinario alla 'Peste Suina Africana'.

Recinzioni di contenimento

La messa in opera di recinzioni di contenimento è una delle azioni che da subito sono state ritenute prioritarie per impedire o quanto meno limitare la diffusione della malattia attraverso lo spostamento dei cinghiali infetti da un territorio all'altro.

I territori dell'Oltrepò pavese, confinanti con le aree infette del Piemonte, rappresentano potenzialmente una porta di ingresso della malattia verso i territori della pianura lombarda, cuore della suinicoltura nazionale dove vengono allevati più di 5 milioni di suini.

"Il completamento di queste barriere fisiche - ha dichiarato la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti - sono di prioritaria importanza al fine di diminuire il rischio di diffusione del virus dalle zone infette verso il nostro territorio. Oltre alle barriere abbiamo attivato varie azioni nelle aree dell'Oltrepò pavese di gestione della specie cinghiale e di potenziamento delle misure di biosicurezza negli allevamenti suinicoli. Attività coordinate dall'Unità Operativa Veterinaria di Regione Lombardia".

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