REGIONE LOMBARDIA

Nel pavese la prima comunità italiana socio-rieducativa per minori

Un modello innovativo per il recupero e il reinserimento sociale: già attiva la struttura di Casteggio. Centinaio: "Una risposta alla devianza minorile"

Nel pavese la prima comunità italiana socio-rieducativa per minori
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Nuove comunità socio-rieducative per giovani con disagio psichico, la prima già attiva nel Pavese. Centinaio: "È il modo migliore per fermare la tendenza a delinquere e aiutare il completo reinserimento nella società del giovane".

Prima comunità italiana socio-rieducativa

Regione Lombardia si pone all'avanguardia nel sostegno ai giovani con disagio psichico provenienti dal circuito della giustizia minorile, inaugurando un nuovo modello di comunità socio-rieducative ad alta integrazione sanitaria (CSGM). La prima struttura è già operativa a Casteggio, mentre altre due apriranno a Brescia e Como, portando a 36 i posti disponibili su tutto il territorio regionale.

Recupero e inclusione

L'iniziativa è stata presentata ieri, lunedì 17 febbraio 2025, a Milano dagli assessori regionali Guido Bertolaso (Welfare), Elena Lucchini (Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità) e Simona Tironi (Istruzione, Formazione, Lavoro), insieme al sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Ostellari, e al capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Antonio Sangermano. Il progetto mira a fornire ai giovani un percorso terapeutico-riabilitativo personalizzato, integrando supporto psicologico, neuropsichiatrico e riabilitativo.

Simona Tironi, Guido Bertolaso, Andrea Ostellari, Elena Lucchini e Antonio Sangermano

Regione Lombardia ha destinato 2,52 milioni di euro al progetto, prevedendo una compartecipazione alla tariffa giornaliera di 320 euro per ogni ospite (40% Ministero della Giustizia, 60% Regione). La comunità di Casteggio, già operativa, offre i primi 9 posti ed è gestita dall'ente Recovery for Life. Le nuove strutture di Brescia e Como contribuiranno ad ampliare la rete di accoglienza e assistenza.

Un modello innovativo per il recupero giovanile

Il programma delle comunità prevede una vasta gamma di attività, dalla psicoterapia individuale e di gruppo ai laboratori creativi, dall'educazione alla legalità alle attività sportive. Inoltre, in collaborazione con l'Università di Bologna, sarà sviluppato un approccio antropologico per studiare i contesti di vita dei ragazzi, migliorando ulteriormente la personalizzazione dei percorsi terapeutici.

La Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia guiderà il coordinamento delle strutture attraverso una cabina di regia che coinvolgerà enti gestori, il Centro per la Giustizia Minorile lombardo, il Tribunale per i minorenni e l'ASST Santi Paolo e Carlo. L'obiettivo principale è offrire una seconda opportunità ai giovani, ridurre la recidiva e favorire il loro reinserimento sociale e lavorativo.

Guido Bertolaso, assessore al Welfare, ha sottolineato come queste strutture rappresentino "un passo fondamentale per offrire un percorso di cura e riabilitazione efficace ai giovani con disagio psichico o dipendenze, garantendo risposte concrete e tempestive a un bisogno crescente".

Guido Bertolaso

Elena Lucchini, assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale, ha evidenziato l'importanza di "un sistema di welfare penale che non solo garantisca una seconda opportunità ai giovani, ma che favorisca percorsi di inclusione e crescita".

Elena Lucchini

Simona Tironi, assessore all'Istruzione e Formazione, ha posto l'accento sulla necessità di "offrire ai ragazzi strumenti per il futuro, attraverso la continuità scolastica e la formazione professionale".

Simona Tironi

Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia, ha ribadito l'impegno del governo nella lotta alla devianza minorile, sottolineando come questa iniziativa si inserisca in un piano più ampio per la prevenzione e il contrasto delle problematiche giovanili.

L'attivazione di questo modello rappresenta un punto di svolta nel supporto ai minori fragili, ponendo le basi per un sistema di accoglienza più efficace e inclusivo.

 Centinaio: "Una risposta alla devianza minorile"

“L’inaugurazione a Casteggio di una comunità sperimentale socio-rieducativa conferma l’impegno del governo nel contrastare la devianza minorile e favorire la rieducazione. Voglio ringraziare il sottosegretario Andrea Ostellari per aver permesso questo risultato, nato dalla collaborazione tra il Ministero di Giustizia e la Regione Lombardia”.

Lo afferma il vicepresidente del Senato e senatore della Lega, Gian Marco Centinaio.

“La nuova struttura ospiterà fino a 12 minori, che potranno contare su appositi programmi di recupero da svolgersi in un luogo idoneo e adeguatamente attrezzato. È il modo migliore per fermare la tendenza a delinquere e aiutare il completo reinserimento nella società del giovane. Una risposta giusta a un problema, quello della devianza minorile, che abbiamo deciso di affrontare senza i buonismi di certa sinistra, ma con la severità di chi vuole proteggere la sicurezza dei cittadini e con l’intento educativo del buon padre di famiglia”, conclude Centinaio.

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