Musica spenta dopo le ore 22? A Pavia è accesa discussione tra Comune, cittadini e gestori di locali
È la proposta messa sul tavolo dal neonato Osservatorio sulla vita notturna durante un incontro tra sindaco, vicesindaco e alcune associazioni locali
Non solo Taser. A Pavia tiene banco anche il tema Malamovida. Durante un incontro tra sindaco, vicesindaco, assessori e associazioni locali è emersa la volontà dell'amministrazione di spegnere la musica nei locali dopo le 22... ed è subito dibattito.
Musica spenta dopo le 22
Oltre al caso Taser un altro tema sta creando discussione a Pavia. Si tratta della gestione della cosiddetta "malamovida". Al centro del dibattito, le indiscrezioni secondo cui l'amministrazione starebbe valutando lo spegnimento della musica nei locali cittadini a partire dalle 22. Proposta che ha subito infiammato gli animi.
E' quanto è emerso nel tavolo del neonato Osservatorio sulla vita notturna che per la prima volta, giovedì, ha visto confrontarsi i gestori dei locali, comitati per il diritto al riposo, Ascom (associazione commercianti) e Comune: presenti l'assessore Rodolfo Faldini, il vicesindaco Alice Moggi oltre ovviamente al sindaco Michele Lissia.
"Metodo inefficace"
Numerosi cittadini ritengono che tale provvedimento possa rivelarsi inefficace, temendo che non ridurrà i disordini notturni, ma anzi potrebbe peggiorarli, poiché non affronta il problema alla radice. La preoccupazione principale è che una regolamentazione così rigida possa danneggiare sia l’atmosfera del centro città sia l’attività economica serale, senza risolvere i problemi di convivenza.
In risposta alle crescenti critiche, il consiglio comunale ha dichiarato di voler tenere conto dei feedback e delle preoccupazioni emerse dalla popolazione. Le discussioni proseguono, con l’obiettivo di individuare misure alternative che possano bilanciare le esigenze dei residenti con quelle dei frequentatori della movida notturna. Tra le opzioni in esame, si valuta anche il miglioramento dell’isolamento acustico dei locali e un’intensificazione dei controlli, piuttosto che l’adozione di restrizioni generali che potrebbero avere effetti indesiderati.
Le settimane a venire saranno cruciali per capire se sarà possibile trovare una soluzione condivisa che permetta di mantenere il centro cittadino vivace senza compromettere la qualità della vita di chi vi risiede.
"Nessuno vuole spegnere la musica dopo le 22"
In merito alle polemiche, il vice sindaco di Pavia, Alice Moggi, ha chiarito la posizione dell'amministrazione, negando l’esistenza di un divieto di musica dopo le 22. La discussione in Comune, ha precisato, ha riguardato piuttosto l’idea di incentivare e semplificare l’organizzazione di eventi musicali, senza introdurre nuove limitazioni. Attualmente, i gestori dei locali hanno la possibilità di richiedere fino a 10 deroghe annue per eventi oltre l’orario consentito.
Il piano proposto punta a favorire iniziative che si svolgano in orari anticipati, con l’obiettivo di creare un equilibrio tra le esigenze di intrattenimento e quelle di quiete pubblica. In questo contesto, l’amministrazione comunale continua a lavorare per trovare soluzioni adeguate a una questione che si conferma complessa e delicata, cercando di conciliare le varie istanze emerse nel dibattito pubblico.