Maltempo, pioggia e grandine sui vigneti dell'Oltrepò Pavese
In Lombardia nel 2022 è caduto il 73% in meno di pioggia rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Maltempo, grandine sulle vigne pavesi: -73% di pioggia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Pioggia contro la siccità
La pioggia è importante per sottrarre le campagne alla morsa della siccità prolungata, dopo un inizio 2022 con precipitazioni inferiori del 73% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia su dati Arpa in riferimento alla perturbazione che sta interessando la regione, nel sottolineare che si sono registrati anche alcuni isolati episodi di grandine che si è in particolare abbattuta sui vigneti nell’Oltrepò Pavese.
Nei primi tre mesi di quest’anno – precisa la Coldiretti regionale – sulla Lombardia sono caduti appena 48 millimetri di pioggia rispetto ai 178 millimetri dello stesso periodo del 2021. La pioggia – sottolinea la Coldiretti – per combattere la siccità ed essere di sollievo alle campagne deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.
Grandine sui vigneti dell'Oltrepò
Insieme alla pioggia – continua la Coldiretti regionale – è arrivata però anche la grandine che ha colpito nelle zona di Como città e dell’Oltrepò Pavese: qui, in particolare, i chicchi di ghiaccio si sono abbattuti sui vigneti nei comuni di Montù Beccaria e Rovescala dove sono in corso gli accertamenti dei tecnici di Coldiretti Pavia.
Le precipitazioni di queste ore – continua la Coldiretti Lombardia – stanno facendo risalire il livello dei grandi laghi che hanno ora percentuali di riempimento che vanno dal 14,7% di quello di Como al 27% dell’Iseo fino al 34% del Maggiore, secondo il monitoraggio della Coldiretti.
Cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici – spiega la Coldiretti – hanno modificato la distribuzione sia stagionale che geografica delle precipitazioni, con l’emergenza siccità che continua ad interessare importanti aree del Paese a partire dalla Pianura Padana dove si concentra il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento.
Rete di piccoli invasi
Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie, Coldiretti ha elaborato a livello nazionale e proposto insieme ad ANBI un progetto concreto immediatamente cantierabile. Si tratta di un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici che prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti.
L’idea – precisa la Coldiretti – è di realizzare laghetti senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, che conservano l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione. In Lombardia – conclude la Coldiretti regionale – si sta inoltre lavorando sul recupero delle cave dismesse o comunque non più utilizzate come bacino di accumulo di riserve idriche strategiche, così come sollecitato più volte da Coldiretti. Al momento sono 70 le cave dismesse individuate da ANBI Lombardia in collaborazione con Regione che rispondono ai requisiti previsti per la raccolta e lo stoccaggio delle acque